Mandorlo: scheda tecnica di coltivazione

  • Nome scientifico: Prunus amygdalus.
  • Famiglia: Drupacee.
  • Origine della pianta: Russia, Cina, Giappone.
  • Periodo di fioritura: febbraio – marzo.
  • Varietà principali: Pizzuta d’Avola, Supernova, Filippo Ceo, Tuono, Glorieta, Sannicandro, Falsa barese.
  • Ciclo colturale: da febbraio si susseguono fioritura, allegagione, accrescimento dei germogli, verso ottobre la pianta va in riposo vegetativo con la caduta delle foglie.
  • Terreno ideale: ricco, sciolto, drenate, profondo.
  • pH terreno ideale: da 5,5 a 8. Acquista l'apposito tester del pH 
  • Preparazione del terreno: scavare una buca leggermente più grande del contenitore dove è alloggiata la pianta.
  • Messa a dimora: verso fine gennaio oppure a novembre. Una volta messa a dimora la pianta riempire lo spazio restante della buca con del buon terriccio per piante da frutto e compattare il terreno. Terriccio per alberi da frutto 
  • Concimazione: durante il periodo invernale apportare letame maturo o stallatico pellettato 
  • Clima ideale: l’albero di mandorle ben si presta alla coltivazione in tutto il bacino del Mediterraneo, tollera molto bene anche il freddo invernale del nord Italia e il caldo talvolta siccitoso nel periodo estivo.
  • Esposizione solare: pieno sole.
  • Sesto d’impianto: possiamo lasciare 5 m tra una pianta e l’altra e 5 m tra una fila e l’altra mettendo a dimora le piante sfalsate tra una fila e l’altra.
  • Sostegni: valutare la robustezza del fusto principale, se ancora troppo esile possiamo servirci di un palo di legno per sostenere la pianta finché non si sarà irrobustita.
  • Periodo di potatura: possiamo potare le nostre piante di mandorle prima della fioritura.
  • Potatura di allevamento: nei primi anni di vita del mandorlo è importante definire quali saranno le branche principali della pianta che potranno prendere la forma classica “a vaso” in modo da aprire bene la pianta e favorire quindi passaggio di luce e aria. In giardini o parchi possiamo coltivarlo anche classicamente ad alberello esteticamente più bello.
  • Potatura di produzione: dopo i primi anni di vita della pianta possiamo mantenere un giusto equilibrio tra i rami produttivi e quelli che invece hanno gemme a legno e che quindi formeranno i nuovi rami.
  • Attrezzi utili alla potatura: forbici da potatura , troncarami 
  • Irrigazione: il mandorlo non è particolarmente esigente in termini di irrigazione, possiamo provvedere con degli interventi d’emergenza solo in caso di prolungati periodi di siccità.
  • Portainnesto utilizzato: i principali portainnesti utilizzati per la produzione di mandorli sono quelli da franco di mandorlo e pesco, susini, mirabolani.
  • Pacciamatura: utile per mantenere il suolo più umido nei periodi di maggiore caldo, possiamo effettuare la pacciamatura usando le erbe di sfalcio provenienti dall’area di coltivazione.
  • Coltivazione in vaso: possibile per i primi 3 – 4 anni, successivamente è consigliabile piantare in terra la pianta. Possiamo servirci di un vaso di grosse dimensioni    e del buon terriccio. Irrigare molto frequentemente.
  • Corroboranti consigliati: zeolite , distillato di legno 
  • Avversità principali: monilia, corineo, bolla.
  • Insetti e parassiti: afidi, cimicetta del mandorlo, ragnetto rosso.
  • Quando raccogliere: possiamo raccogliere le nostre mandorle nei mesi di settembre – ottobre in base anche alla varietà prescelta.
  • Utilizzi: possiamo gustare le nostre mandorle dopo previa seccatura semplicemente rompendo il guscio protettivo, creare un mix di mandorle noci e noccioline da mangiare col miele è molto gustoso e nutriente. Una ricetta che dovete assolutamente provare sono i biscotti morbidi alle mandorle.
  • Moltiplicazione: Il mandorlo viene principalmente moltiplicato partendo da seme e successivamente praticando l’innesto con la varietà desiderata.
  • APPROFONDIMENTI: lettura consigliata Nel frutteto con il Maestro Giardiniere 

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