Come coltivare barbabietole in vaso: tecniche e consigli

La barbabietola, o rapa rossa, si addice particolarmente alla coltivazione in vaso; a patto di seguire delle semplici regole, la soddisfazione nell’ottenere gustose e succose radici è assicurata.

Questo ortaggio, infatti, viene coltivato principalmente per la parte commestibile che si sviluppa sottoterra, di forma tondeggiante e dal tipico colore rosso, che può essere consumata sia cruda che cotta; tuttavia, anche le foglie, scottate in padella, diventano tenere e saporite.

La barbabietola è originaria del continente europeo. Già ai tempi dell’Antica Grecia e dei Romani veniva coltivata non solo a scopo alimentare, ma anche come medicinale.

Il suo nome scientifico è Beta vulgaris var. esculenta e appartiene alla famiglia Chenopodiacee. Esistono diverse varietà di rape: principalmente si possono suddividere per il colore della radice, bianca o rossa, anche se quest’ultima nel nostro paese è molto più diffusa.

Se volete far assaggiare questo particolare ortaggio ai bambini, potete usare un simpatico metodo: invogliando i vostri figli a mangiare un pezzo di radice, promettendogli che successivamente si ritroveranno tutta la lingua colorata di rosso. La rapa infatti, quando viene masticata, rilascia il tipico succo rosso che per qualche minuto colorerà il palato.

Periodo di coltivazione, esposizione solare e semina

Il clima ideale per la coltivazione della barbabietola è temperato, con temperature comprese tra i 15 e i 20 °C. Nel nostro paese, a seconda della regione in cui vivete si possono seminare da marzo al centro sud, e da aprile al nord, tenendo conto che, per germinare, il seme della barbabietola ha bisogno di almeno 15 °C.

Per il raccolto autunnale invece, si può provvedere ad una nuova semina nei mesi di agosto – settembre.

La rapa rossa, per svilupparsi correttamente, necessita di una piena esposizione solare, ma sopporta bene anche esposizioni a mezz’ombra, condizione ideale per la coltivazione durante i mesi estivi. Questa particolare adattabilità fa della barbabietola un ortaggio ideale da coltivare anche per chi possiede un balcone esposto verso est, o verso ovest, ricevendo quindi solo mezza giornata di sole diretto.

La semina della rapa è un’operazione semplice: vi basteranno del terriccio da orto e dei vasetti, preferibilmente biodegradabili (come questi ), oppure le classiche cellette in plastica che potrete successivamente riutilizzare.

Una volta procurato tutto l’occorrente, potete iniziare riempiendo i vasetti col terriccio e adagiando per ogni vasetto un seme che verrà ricoperto da circa 2 cm di terra. A questo punto non vi resta che comprimere leggermente con le dita il terriccio e annaffiare i semini. Fino al momento della germinazione delle giovani piantine dovrete aver cura di mantenere il terriccio umido e collocare i vasetti in buona esposizione solare.

Le piantine di rapa rossa andranno poi trapiantate nel vaso definitivo quando le foglie avranno raggiunto circa i 4 – 5 cm d’altezza. In alternativa, potete direttamente seminare le barbabietole nel vaso prescelto per la coltivazione, evitando, quindi, il delicato passaggio del trapianto.

Il vaso adeguato, terriccio e sesto d’impianto

Un fattore fondamentale per la buona riuscita della coltivazione delle rape rosse è indubbiamente la scelta del vaso adeguato. Il contenitore che ospita le piante di barbabietola deve garantire un’altezza minima di 20 cm, mentre, per chi dispone di vasi rotondi, è meglio tenere come misura di riferimento minima un diametro di 30 cm, dove all’interno potranno alloggiare 4 -5 piantine.

Vasi più capienti, tuttavia, agevoleranno la coltivazione delle rape, assicurando un habitat più simile a quello dell’orto classico, dove elementi nutritivi e umidità residua nel terreno, mantengono cicli più stabili.

Se abitate in condominio, e sotto al vostro balcone si trova il poggiolo di un altro inquilino, potrà esservi molto utile utilizzare dei sottovasi per la raccolta dell’acqua d’irrigazione in eccesso.

A tal proposito, durante la preparazione iniziale dei vasi che impiegherete per il vostro orto balcone, vi consiglio di adagiare sul fondo del vaso un materiale drenante, come ghiaia o argilla espansa ; uno strato di 2 – 3 cm sarà sufficiente per garantire alle radici delle piante un opportuno isolamento, evitando pericolose patologie o marciumi radicali.

Una volta sistemato il materiale drenante, potete introdurre il terreno di coltivazione all’interno del contenitore. Un terriccio universale da orto ( come questo  ) garantirà una crescita vigorosa delle piante di rapa rossa. Se ne avete la possibilità, potete anche mescolare, insieme al terriccio comprato, dei secchi di terra prelevata in campagna, o dall’orto di un gentile amico che lo coltiva in piena terra.

Il pH ottimale del terreno per la coltivazione della rapa rossa è compreso tra 7 e 7,5.

barbabietola rossa in vaso

Concimazione e irrigazione

Nelmomento in cui si prepara il vaso di coltivazione delle barbabietole, è opportuno miscelare al terreno del concime organico: una moderata quantità di letame maturo o di stallatico essiccato (come questo ) favoriranno lo sviluppo delle giovani piantine di barbabietola.

La quantità di concime da impiegare va commisurata in base alla capienza del contenitore usato, considerando che le rape rosse si accontentano di concimazioni moderate e che eccessi d’azoto possono favorire lo sviluppo della parte aerea a discapito della radice.

Un elemento indispensabile, per garantire un buon raccolto di barbabietole, è il potassio, che potrete apportare al terreno di coltivazione aggiungendo della cenere di legna.

Irrigare correttamente le rape contenute nel vaso vi permetterà di ottenere grandi soddisfazioni. Al contrario, periodi di siccità o eccessi idrici renderanno il vostro raccolto scarso o, ancora peggio, potranno subentrare svariate problematiche durante il ciclo vegetativo delle piante.

La rapa rossa, per ingrossare costantemente e correttamente la radice, necessita di costante umidità nel terreno, che permetterà allo stesso tempo di mantenere il substrato all’interno del vaso morbido e penetrabile, favorendo quindi lo sviluppo della radice tondeggiante della barbabietola.

Eccessi idrici possono invece favorire spaccature della radice o malattie fungine, capaci di rovinare l’intero raccolto.

Se sul vostro balcone o sul vostro terrazzo è presente un rubinetto dell’acqua potete prendere in considerazione di istallare un piccolo impianto d’irrigazione automatico, composto da una centralina  e dal tubo gocciolante , in grado di garantire un’opportuna irrigazione a seconda del periodo e dell’esposizione del vostro orto.

Questo comodo impianto, inoltre, vi permetterà di passare qualche giorno fuori casa, o trascorrere le classiche vacanze estive, senza preoccupazioni per le vostre piante in vaso.

Al contrario, durante i giorni d’assenza, dovrete affidare il compito d’irrigare il vostro orto a una persona di fiducia, che provvederà a mantenere bagnato il terreno di coltivazione fino al vostro rientro.

Durante il periodo estivo, i migliori momenti per irrigare l’orto in vaso sono nelle prime ore del mattino o, nelle ore serali, quando i raggi del sole sono tenui o assenti e di conseguenza l’acqua impiegherà più tempo per evaporare dal terreno, dando la possibilità alle piante di idratarsi maggiormente.

Mantenimento delle piante

Durante il periodo di coltivazione poche operazioni di mantenimento permetteranno di assicurare una buona crescita delle piante di barbabietola. La radice della rapa, sviluppandosi nel terreno, sarà favorita da un substrato sarchiato e areato, operazione utile per mantenere il terriccio morbido e togliere qualche eventuale erba infestante cresciuta all’interno del vaso.

rapa rossa in vaso

Pacciamatura e consociazioni della barbabietola

Effettuare uno strato di pacciamatura sopra la superficie del terriccio può favorire un equilibrio dell’umidità all’interno del vaso, creando una condizione migliore per le piante di rapa rossa.

All’interno dei contenitori esposti al sole, soprattutto durante il periodo estivo, il substrato di coltivazione tende ad asciugarsi molto rapidamente diventando, in poche ore, arido e compatto. Per sopperire a questo limite, comune per tutte le coltivazioni in vaso, uno strato di paglia o qualche centimetro di corteccia, sopra al terreno, favoriranno il mantenimento dell’umidità all’interno del contenitore, dopo le innaffiature.

Coltivare nello steso contenitore più ortaggi compatibili tra loro può essere benefico per la crescita e la difesa naturale. Attraverso particolarità specifiche di ogni pianta si creano sinergie e, alcuni ortaggi, posizionati vicini tra loro, sono in grado di aiutarsi a vicenda.

Se disponete di un vaso abbastanza grande, durante il periodo autunnale, potete abbinare all’interno dello stesso contenitore piante di barbabietola e piante di cavolo.

Un’altra benefica consociazione per la rapa rossa è associarla alla lattuga; quest’ultima, infatti, trae beneficio diretto dalla vicinanza della barbabietola.

Avversità principali della barbabietola: malattie e parassiti

Alcune avversità, correlate alla coltivazione della barbabietola in vaso, possono infastidire le piante durante il ciclo colturale: da semplici fisiopatie, a malattie fungine, finendo con insetti e parassiti che trovando l’habitat ideale per la riproduzione o reperendo sostanze nutritive nella parte fogliare della pianta, possono compromettere l’intero raccolto.

Per quanto riguarda la rapa rossa, bisogna considerare anche la possibilità della comparsa del marciume batterico che interessa l’intera pianta, partendo dalla parte aerea e di seguito arrivando fino all’apparato radicale.

Questo marciume si nota per la vistosa marcescenza generalizzata a carico di tutta la pianta, non lasciando via di scampo e quindi rendendo la pianta non edibile.

Fisiopatie della barbabietola

  • Spaccatura della radice: la spaccatura della radice della rapa rossa è una fisiopatia dovuta all’eccesso di irrigazioni. Nell’orto classico, solitamente, avviene a carico di coltivazioni di barbabietole situate in appezzamenti di terreno poco areati e mal drenanti.
    Per la coltivazione in vaso questa problematica è molto rara, a patto di non eccedere con le irrigazioni e di preparare adeguatamente il terreno di coltivazione, areandolo prima della messa a dimora delle piantine e zappettandolo, durante la coltivazione, in caso si dovesse formare una crosta superficiale dura e compatta.

Malattie fungine della barbabietola

  • Peronospora: questa malattia fungina è individuabile per la comparsa di macchie di muffa sulla lamina fogliare che, successivamente, tenderà a seccare. L’intera foglia apparirà accartocciata su sé stessa con tendenza a seccare a partire dalle estremità laterali.
    Uno dei metodi più validi per la prevenzione di questa malattia fungina è una corretta irrigazione a carico dell’apparato radicale, ma senza il coinvolgimento della parta aerea della pianta che dovrà, quindi, essere sempre asciutta.
    Se doveste notare, nonostante un’adeguata prevenzione, la comparsa della peronospora sulle vostre piante di rapa rossa, potete considerare l’utilizzo di fungicidi biologici.
  • Mal dello sclerozio: questa patologia fungina, assai diffusa nelle zone a clima temperato, si manifesta con marciume a carico dell’apparato radicale; nella rapa rossa, quindi, viene interessata direttamente la parte di maggiore interessa culinario.
    Purtroppo, una volta comparsa questa malattia fungina, non esistono validi rimedi e si dovrà quindi provvedere ad un nuovo impianto. Coma prevenzione generale è opportuno ricordare di non esagerare con le irrigazioni e di mantenere un sesto d’impianto opportuno all’interno del vaso, in modo d’assicurare passaggio d’aria e sole.

Insetti nocivi per le piante di barbabietola

  • Mosca della bietola: le larve di questo piccolo dittero (Pegomya hyoscyami) vengono deposte in primavera dagli adulti sulla pagina inferiore delle foglie. Le larve scavano gallerie all’interno delle foglie, cibandosene, creando di conseguenza gravi danni a carico della parte aerea delle rape rosse.
    Le foglie appariranno ingiallite e tenderanno a seccare, specialmente quelle più giovani, particolarmente tenere e delicate.
    Un’opportuna prevenzione contro questa fastidiosa mosca è la continua rotazione colturale che, nel caso specifico della coltivazione in vaso, è più difficile da attuare ma che, con un minimo d’organizzazione, si può mettere in pratica, facendo trascorrere due anni prima di coltivare nuovamente rape rosse nello stesso contenitore.
    Come prodotto biologico, l’olio di neem, nebulizzato con l’apposita pompa  sulle foglie, è il prodotto biologico più adeguato per contrastare la mosca della bietola.
  • Punteruolo della bietola: questo coleottero trova particolarmente attraente il colletto e i piccioli fogliari delle piante di barbabietola per deporvi le uova. Si può notare questo fastidioso insetto riscontrando piccole gallerie e ingiallimenti nella parte basale delle foglie.
    Tuttavia, nella coltivazione della barbabietola in vaso, è raro riscontrare un attacco da parte di questo coleottero.
rape rosse barbabietole

Quando raccogliere le barbabietole

Le barbabietole solitamente impiegano circa due mesi prima di poter essere consumate. La radice, tondeggiante e rossa, quando raggiunge il diametro di 4 – 6 cm può essere estirpata. Se nel vaso di coltivazione è presente uno strato pacciamante, di tanto in tanto potrete scostarlo con le dita nei pressi delle radici e controllare le dimensioni delle barbabietole.

Dall’orto alla cucina…

Innumerevoli sono le possibilità che offre questa verdura per creare piatti sfiziosi e saporiti, dal classico sapore dolciastro, tipico di questo ortaggio.

L’alto contenuto di minerali fa di questa pianta un ottimo cibo dalle grandi virtù nutrizionali e particolarmente adatto alle persone sportive.

Una classica ricetta estiva è il carpaccio di rapa rossa cruda, formato da una base di barbabietola finemente affettata, ricoperta da verdure di stagione a piacimento e frutta secca.

Un’ottima alternativa è quella di realizzare un gustoso e nutriente estratto abbinando, alla rapa, delle carote, susine o pesche, come descritto in questa ricetta, personalizzabile a seconda dei gusti.


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