Come coltivare la zucca in vaso: tecniche e consigli

Se i piatti a base di zucca sono tra le vostre pietanze preferite, ma non avete a disposizione un giardino dove poter creare un orto, non scoraggiatevi: anche se la zucca è uno degli ortaggi più complessi da coltivare in vaso, per via dell’abbondante ingombro che richiede la pianta durante il suo ciclo colturale, seguendo alcune tecniche e consigli, che illustrerò in questo articolo, potremo ottenere gustosi frutti autoprodotti da utilizzare in cucina, per tutto il periodo autunnale e invernale.

Esistono alcune varietà di zucca particolarmente indicate per essere coltivate in verticale, come le Mini Kawaii Lady o le Hokkaido, cultivar che sviluppano frutti di dimensioni più contenute e che, quindi, possono essere supportati anche appesi a un tutore o a una ringhiera.

Se volessimo coltivare sull’orto balcone anche varietà di zucca classiche, come la Delica o la Turbante, possiamo provvedere a posizionare il vaso a ridosso della ringhiera e, man mano che i tralci della pianta crescono, legarli alla ringhiera stessa, indirizzandoli metà da una parte e l’altra metà verso la parte opposta.

Così facendo, l’intero apparato aereo della pianta assumerà uno sviluppo omogeneo, i fusti principali non si accavalleranno, mantenendo ognuno una perfetta aereazione ed esposizione solare.

L’impollinazione dei fiori di zucca avviene per opera degli insetti pronubi, principalmente le api che, grazie al loro instancabile lavoro, trasferiscono il polline presente all’interno dei fiori maschili nell’ovario, situato all’interno dei fiori femminili.

A tal proposito è essenziale colorare e abbellire il terrazzo, coltivando anche fiori ed erbe aromatiche, in grado d’attirare insetti impollinatori nei pressi dell’orto in vaso.

Se, nonostante la presenza di fiori colorati e profumati sul balcone, non notassimo l’interazione tra api e la pianta di zucca, dovremmo provvedere a effettuare l’impollinazione manualmente, servendoci di un pennellino, prelevando il polline dal fiore maschio e trasferendolo all’interno del fiore femmina.

Questa tecnica potrà essere adottata, ad esempio, quando notiamo la pianta sviluppare fiori in abbondanza, con successiva mancata allegagione. Il fiore femminile non impollinato, come reazione, abortirà o creerà un frutticino piccolo che entro qualche giorno appassirà.

Riconoscere i fiori maschili e quelli femminili è molto semplice: i fiori femmina sono attaccati al fusto principale della pianta, mentre i fiori maschio si sviluppano da un sottile fusticino, lungo all’incirca 10 cm, che li collega al fusto principale.

Il nome scientifico della zucca è Cucurbita Maxima, che comprende buona parte delle varietà oggi esistenti; troviamo poi specie appartenenti ad altri generi, come la Legenaria vulgaris, meglio conosciuta anche come zucca ornamentale.

Tutte le varietà di zucca appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee. Anche se non si hanno fonti certe, pare che l’origine di questa pianta sia del Messico, importata successivamente in Europa dai coloni spagnoli.

Periodo di coltivazione, esposizione solare e semina

La temperatura ideale per la coltivazione della zucca è di 25 – 30 °C. Sopporta bene anche temperature leggermente superiori, che caratterizzano abitualmente il periodo estivo della maggior parte delle regioni italiane.

Per quanto riguarda la temperatura minima, meglio fare attenzione a non esporre la pianta di zucca a temperature inferiori ai 15 °C dove, soprattutto se la pianta è appena germogliata, rischierebbe di indebolirsi e deperire.

A seconda della regione in cui vivete, potete trapiantare la zucca nel vaso definitivo a partire da fine aprile o maggio, posizionando il contenitore di coltivazione in piena esposizione solare.

Per chi non avesse un terrazzo esposto a sud, o comunque esposto al sole per buona parte della giornata, meglio optare per la coltivazione di alti ortaggi, meno esigenti in termini di sole.

Coltivare la zucca partendo dal seme, oltre ad essere veramente soddisfacente, è anche molto facile. Procuriamoci i semi di zucca della varietà che ci piace maggiormente, del buon terriccio da orto  e dei vasetti in plastica del diametro di 8 – 10 cm.

Se non disponiamo di piccoli contenitori in plastica, da conservare e riutilizzare per le semine successive, possiamo optare per dei vasetti in torba biodegradabile , studiati appositamente per le operazioni di semina poiché, al momento del trapianto, si potrà interrare nel vaso definitivo l’intero vasetto composto da materiale naturale, preservando le radici della giovane pianta di zucca.

A seconda del numero di piante che vorremo ottenere, prepareremo l’equivalente numero di vasetti, riempiendoli di terra per tre quarti dell’altezza. Possiamo a questo punto depositare un seme per ogni vasetto e ricoprirlo con altri due centimetri di terra.

Pressiamo per bene il terriccio contenuto nei vasetti e, se il clima non garantisce ancora temperature minime superiori ai 15 °C, posizioniamo tutti i vasetti in semenzaio protetto, avendo cura di mantenere il terriccio umido fino alla comparsa dei germogli.

La temperatura ottima per far germogliare il seme di zucca è compresa tra i 22 e i 25 °C.

Le operazioni di semina si possono effettuare a partire da aprile, rispettando le indicazioni sopra riportate, in modo tale da ottenere piantine pronte al trapianto nel mese di maggio.

Vaso adeguato e terriccio

Il contenitore che ospiterà la pianta di zucca dovrà garantire buone dimensioni, per poter rispettare condizioni adeguate alla coltivazione di questa esigente cucurbitacea.

Dovremo quindi procurarci un vaso di almeno 45 cm di diametro, come ad esempio questi vasi in geotessile , con capacità di 60 litri; stessa misura dovrà essere rispettata come profondità nel caso scegliessimo contenitori di forma diversa.

Se l’orto in vaso che abbiamo creato è posizionato sul balcone di casa, dove sotto è presente il balcone di un altro inquilino, dovremo aver cura di posizionare, sotto ai contenitori di coltivazione, dei sottovasi che serviranno per raccogliere l’acqua in eccesso che defluirà dai vasi dopo le irrigazioni evitando, quindi, fastidiosi riversamenti sul terrazzo sottostante.

Per mantenere l’opportuno isolamento tra l’acqua raccolta dal sottovaso e l’apparato radicale della pianta di zucca, prima di inserire il terreno di coltivazione all’interno del vaso, possiamo adagiare, sul fondo del contenitore, 2 – 3 centimetri di materiale isolante, come ad esempio dell’argilla espansa .

Effettuate queste prime operazioni, siamo pronti per introdurre nel vaso il terriccio di coltivazione che potrà essere in parte procurato presso un amico o parente che coltiva l’orto classico e, in parte, potremmo usare del terriccio universale, usato precedentemente anche per le operazioni di semina.

Se non abbiamo la possibilità di procuraci qualche secchio di terreno presso l’orto di un conoscente, saremo costretti a comprare per intero il quantitativo di terriccio che servirà per riempire il voluminoso contenitore.

zucca

Concimazione e irrigazione

Per garantire alla pianta di zucca coltivata in vaso sufficienti elementi nutritivi, al momento della preparazione del vaso sarà indispensabile aggiungere, al terriccio di coltivazione, del concime organico.

Se riusciamo a procurarci del letame maturo, potremmo miscelarlo al terreno in modo da distribuirlo omogeneamente all’interno di tutto il contenitore.

Come alternativa al letame, possiamo facilmente reperire dello stallatico pellettato  che, oltre a essere integrato al substrato prima di iniziare la coltivazione, potrà essere aggiunto all’interno del vaso, ogni 30 – 40 giorni, assicurando alla pianta di zucca ulteriori elementi nutritivi, essenziali per sviluppare un vigoroso apparato vegetativo e formare frutti di buona pezzatura.

La quantità di concime da mescolare al terriccio dovrà essere proporzionata alla capienza del vaso, considerando all’incirca 2 kg per un vaso di capacità di 60 litri e tenendo in considerazione che lo stallatico essiccato dovrà essere apportato riducendo il peso di circa 10 volte.

La pianta di zucca è molto esigente anche per quanto riguarda l’apporto idrico. Soprattutto nell’orto balcone, dove i vasi di coltivazione sono esposti costantemente al sole, il coltivatore dovrà assicurarsi, giorno dopo giorno, d’apportare il giusto quantitativo d’acqua.

Questa cucurbitacea predilige un substrato mantenuto spesso umido, dove l’apparato radicale potrà favorire di costante umidità che gli permetterà di far sviluppare correttamente e costantemente i frutti per tutto il ciclo vitale della pianta.

Nell’orto balcone, un sistema molto efficiente per idratare correttamente le piante è creare un piccolo impianto d’irrigazione automatico. Tale impianto, composto da centralina  e tubo gocciolante , ci garantirà la giusta idratazione per ogni ortaggio e potremo impostare l’orario di partenza, che sarà preferibilmente al mattino presto o alla sera dopo il tramonto, e per quanto tempo desideriamo che resti in funzione.

Tutto quello che ci servirà sarà un rubinetto dell’acqua vicino al luogo dove abbiamo creato l’orto in vaso. Per chi non disponesse di tale rubinetto, dovrà irrigare manualmente con l’apposito innaffiatoio  ogni volta che il terreno di coltivazione risulterà asciutto.

Sesto d’impianto

La maggior parte delle varietà di zucca sviluppano frutti di notevoli dimensioni e dal peso che può superare tranquillamente il chilogrammo. Per coltivare questa pianta in vaso dovremo disporre di un plateatico, o di un balcone medio – grande.

Posizionando il vaso di coltivazione su un plateatico, o un ampio terrazzo, possiamo far crescere la pianta facendole assumere la forma naturale con cui intende svilupparsi. Lo spazio a disposizione in questo caso non manca, quindi la pianta potrà avere un ingombro del diametro di pochi metri, intorno al contenitore di coltivazione, appoggiandosi, una volta sviluppata, al terrazzo stesso.

Se invece volessimo coltivare la zucca su un classico balcone di dimensioni più contenute, possiamo posizionare il vaso a ridosso della ringhiera affinché, una volta cimata la pianta, alcuni getti potranno svilupparsi da un lato e l’altra metà dei getti potrà essere orientata dall’altra parte.

I getti della pianta, se necessario, andranno legati alla ringhiera, e i frutti, se di grandi dimensioni, dovranno essere sostenuti, ad esempio utilizzando un panno che potrà essere legato alla ringhiera alle due estremità, posizionando al centro di esso il frutto in via di maturazione.

Nell’orto balcone, per chi volesse coltivare più di una pianta di zucca, è bene posizionare i vasi con distanza tra essi di almeno 1,5 metri.

Cimatura della pianta di zucca

Cimare il tralcio principale della giovane pianta di zucca permette al vegetale di sviluppare tralci secondari, che produrranno un numero selezionato di frutti ma di maggiore qualità e pezzatura.

La cimatura va eseguita quando la pianta ha sviluppato la sesta foglia, effettuando il taglio appena dopo la quarta foglia, non considerando le prime due piccole foglie, di dimensioni e forma diverse, denominate cotiledoni, nate ciascuna da una delle due metà del seme.

Per effettuare questa operazione, possiamo munirci di un’apposita forbice da potatura , ben pulita e affilata. I tralci secondari, che si svilupperanno dallo stelo principale, verranno orientati e fissati dal coltivatore affinché non risultino sovrapposti l’uno all’altro.

Talvolta, anche nell’orto classico, molti coltivatori non adottano questa tecnica, ricavando ugualmente un buon numero di frutti e di ottima qualità. Si può pertanto considerare la tecnica della cimatura della pianta di zucca un consiglio di coltivazione, da attuare per stimolare, anticipatamente allo sviluppo di fiori, la pianta di zucca coltivata in vaso.

zucca coltivazione in vaso

Pacciamatura e consociazioni della zucca

Coprire il terreno esposto ai raggi solari servendosi di un materiale isolante è una tecnica in grado di mantenere il substrato di coltivazione umido, per un lasso di tempo maggiore, dopo ogni innaffiatura.

Il mantenimento di tale umidità, all’interno del vaso di coltivazione, sarà ben gradito da questa cucurbita che, come abbiamo visto precedentemente, è molto esigente in termini di acqua.

La pacciamatura potrà essere effettuata creando uno strato di 8 – 10 centimetri di paglia, oppure utilizzando della corteccia, che verrà riposta all’interno del contenitore, sopra al terreno di coltivazione.

Questa tecnica è particolarmente utile anche per ridurre le irrigazioni giornaliere e per scoraggiare la crescita di eventuali erbe infestanti all’interno del contenitore.

Dentro al vaso di coltivazione della zucca, poiché molto capiente, in ottica di ottimizzazione degli spazi per l’orto sul balcone, possiamo coltivare qualche altro ortaggio, a patto che sia di dimensioni ridotte e che non concorra con la pianta di zucca in quanto a elementi nutritivi.

Possiamo ad esempio coltivare dei rapanelli o della valerianella durante la stagione primaverile, quando le temperature sono ancora miti e dobbiamo ancora integrare lo strato pacciamante.

Avversità principali della zucca: malattie e parassiti

Le problematiche che possono infastidire le piante di zucca sono le medesime elencate anche nell’articolo dedicato alla coltivazione delle zucchine in vaso.

Pertanto, riporto di seguito le principali malattie e insetti dannosi, elencati analogamente nell’articolo sopracitato.

Malattie fungine della zucca

  • Oidio: la zucca può essere infastidita da questa patologia fungina conosciuta anche come mal bianco. Si manifesta presentando una patina biancastra sulla pagina superiore delle foglie che talora, se contenuta, può essere rimossa anche con uno straccio.
    Un trattamento efficace e rispettoso dell’ambiente contro questa complicanza fungina è il bicarbonato di sodio, che dovrà essere miscelato ad acqua e nebulizzato sulla parte vegetativa della pianta.
  • Botrice: questa patologia fungina si manifesta con macchie di muffa color grigio a carico delle foglie ma anche dei frutti.
    Più è estesa la copertura di muffa sulla parte vegetativa della pianta, più essa sarà ostacolata nel fondamentale processo di fotosintesi.
    Un corretto sesto d’impianto, che garantisce passaggio d’aria e sole tra le piante coltivate in balcone, e una corretta irrigazione, facendo attenzione a non bagnare la parte aerea della pianta, diminuiranno drasticamente la possibilità di incappare in questa problematica.
  • Cladosporiosi: patologia fungina in grado di attaccare tutte le piante appartenenti alla famiglia delle cucurbitacee, si manifesta con macchie gialle a carico dell’apparato fogliare della zucca che, col trascorrere dei giorni, tenderanno a necrotizzare e insecchire.
    Sui frutti, invece, si manifesta formando rientranze e deformazioni accompagnate da muffa.
    Nell’orto biologico è importante agire preventivamente, scongiurando anche questa patologia, attuando tecniche di coltivazione idonee nel mantenere la pianta vigorosa e sana.
  • Sclerotina: questo fungo può attaccare moltissime piante orticole, tra cui zucche e zucchine. Si manifesta causando un veloce deperimento dell’intero vegetale e delle chiazze di muffa con spore nere visibili a carico dei frutti.

Virosi della zucca

  • Virus del mosaico: la zucca, come le altre piante cucurbitacee da orto, può essere attaccata da questa virosi che viene trasmessa dagli afidi. Possiamo notare l’insorgenza di questa problematica osservando deformazioni a carico delle foglie e dei frutti, con tipiche chiazze gialle a mosaico che caratterizzando questa virosi.
    Una volta contagiata la pianta, non esistono metodi efficaci per contrastare questa problematica; conviene, pertanto, intervenire immediatamente se notiamo la comparsa di afidi sulla pianta.

Insetti nocivi per la zucca

  • Afidi: sono dei piccoli insetti di colore nero o verde che attaccano la pianta in colonie, posizionandosi nella pagina inferiore delle foglie.
    La presenza di afidi è favorita da primavere piovose o, più in generale, da ambienti umidi e poco ventilati. Provocano gravi danni alle colture attaccate, creando micro fori a carico di foglie e fusti dai quali succhiano linfa.
    Sono molto pericolosi in quanto possibili vettori di virosi, rilasciano sulle foglie della pianta attaccata melata, che provoca conseguente fumaggine.
    Nell’orto balcone, appena notiamo un attacco di afidi, possiamo contrastarli efficacemente con dei macerati naturali a base d’aglio, ortica o peperoncino. Anche il sapone di Marsiglia e l’olio di Neem sono ottimi prodotti per debellare la comparsa di afidi.
    Tutti questi prodotti, ammessi in agricoltura biologica, vanno diluiti in acqua secondo le indicazioni riportate e spruzzati sulla pianta attaccata con l’apposito nebulizzatore a mano .
  • Ragnetto rosso: questo piccolo acaro, dal tipico colore rosso, può attaccare diverse piante da orto, talvolta coltivate anche sul balcone.
    Anche se le dimensioni di questo ragno sono davvero piccole (0,5 mm), la sua presenza si può notare anche a occhio nudo. Se non notassimo direttamente gli acari comparsi sulla pianta di zucca, c’accorgeremo in breve tempo dei danneggiamenti a carico della pianta attaccata.
    I principali danni causati sono decolorazione fogliare e necrosi con conseguente accartocciamento dei margini fogliari.
    Per la coltivazione della zucca in vaso, i metodi biologici più efficaci per contrastare questo insidioso ragnetto sono i medesimi descritti precedentemente per contrastare gli afidi.

Quando raccogliere le zucche

Il ciclo colturale delle zucche, che inizia a tarda primavera, dura per tutto il periodo estivo; possiamo quindi ottenere frutti pronti per il mese di settembre od ottobre. C’accorgeremo del momento opportuno per effettuare la raccolta delle zucche semplicemente osservando il picciolo.

A partire dal mese di settembre, la pianta di zucca tenderà gradualmente ad appassire e seccare; la linfa, normalmente in circolo all’interno della pianta, verrà via via a mancare poiché la pianta è giunta a fine ciclo vegetativo.

Allo stesso modo, anche i frutti presenti sulla pianta non avranno più a disposizione linfa da assorbire e, gradualmente, il picciolo, da verde vivo, tenderà a colorarsi di marroncino e insecchire.

Questo è il segno che è giunto il momento ideale per prelevare i frutti, i quali, prima di essere conservati in luogo fresco e asciutto, possono essere collocati qualche giorno al sole, affinché si asciughino maggiormente e diventino più adatti alla conservazione.

zucca picciolo secco

Dall’orto alla cucina…

La zucca, come tutti gli ortaggi di colore arancione, è molto ricca di caroteni, eccellenti sostanze essenziali per la produzione di vitamina A. Contiene inoltre molti altri minerali, come potassio, calcio, sodio, magnesio e fosforo.

Oltre a tutte queste qualità benefiche, la zucca è molto rinomata in cucina, per il sapore delicato e dolce che è in grado di regalare alle pietanze in cui viene impiegata.

Dal classico risotto alla zucca, un vero e proprio must per la stagione autunnale, alla possibilità di preparare gustosissime minestre e vellutate.

Viene poi impiegata come contorno, semplicemente tagliata a fettine e cotta al forno, aggiungendo cipolla, rosmarino, timo, o altre erbe aromatiche a proprio gusto.

Un’ottima soluzione, per creare un secondo facile e sfizioso, è la preparazione di polpette a base di zucca e miglio, che potranno essere cucinate in occasione di una cena tra amici, o più semplicemente gustate in famiglia.

Una piccola parte di zucca potrà essere impiegata anche per preparare il dado vegetale, che potremo conservare comodamente in freezer e utilizzare al bisogno.


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