Daucus carota, più comunemente conosciuta come carota, è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
Questo ortaggio è considerato un alimento prezioso, grazie alle notevoli quantità di vitamina A che possiede, oltre ad avere vitamine B, C e E, nonché sali minerali.
La carota è originaria del Medioriente e già moltissimi secoli fa conquistò orti e terreni in tutto il bacino del Mediterraneo.
A Pompei, in una pittura conservata molto bene, si possono ammirare delle radici disegnate insieme ad altri ortaggi, radici che sembrerebbero essere delle carote.
Questa verdura, originariamente di colore viola, è divenuta del colore attuale grazie ad una selezione fatta da alcuni agricoltori olandesi, che riuscirono a creare una nuova varietà di colore arancione. Queste carote, decisamente più chiare, sono attualmente le più conosciute e le più coltivate in tutto il mondo.

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Terreno per coltivare la carota
La coltivazione della carota è abbastanza semplice, tuttavia per ottenere risultati soddisfacenti bisogna rispettare qualche regola fondamentale.
In assoluto, la caratteristica più importante, è da attribuire al terreno. Non tutti gli orti sono infatti adatti per ospitare questa coltura.
La carota, per crescere correttamente, necessita di un suolo molto sciolo. I migliori prodotti si ricavano da terreni silicio-argillosi, terreni soffici e sabbiosi dove non sono presenti sassi o zolle troppo dure che potrebbero fermare il corretto sviluppo della radice.
Come preparare il terreno
Nel proprio orto, è buona norma preparare il terreno dove andremo a seminare le carote almeno un paio di mesi prima.
Le operazioni principali da svolgere sono una profonda aratura, girando bene il terreno e facendolo ossigenare. Dopo di che si può procede raccogliendo tutti i sassi di notevoli dimensioni e concimare con materiale organico il nostro terreno.
Alcuni coltivatori, per rendere il terreno particolarmente soffice e adatto alla coltivazione delle carote, mescolano il terreno del proprio orto con della sabbia di fiume.
Il periodo migliore per seminare questo ortaggio è la primavera, quando la temperatura è compresa tra i 12 e i 20 gradi.
Quando seminare la carota
Si trovano in commercio circa una ventina di qualità che si dividono in carote corte, mezzane o lunghe, a seconda dello sviluppo massimo della radice. Tra queste varietà esistono le precoci e le tardive, le prime saranno pronte per giugno, mentre le tardive potremo assaporarle generalmente un paio di mesi dopo.
Anche la germinazione del seme non è velocissimo, non è raro infatti che i primi fusti di carota si notino solo 30 o 40 giorni dopo la semina.
Questo ortaggio non tollera trapianti per cui non si potrà usufruire del classico semenzaio per anticiparne la semina. Invece, sarà sicuramente più utile adoperare un tunnel o del tessuto non tessuto per prevenire eventuali gelate tardive sulla semenza appena interrata.
Come seminare le carote
La semente può essere sparpagliata nel terreno rispettando un’area rettangolare preventivamente destinata. Risulta tuttavia preferibile, nonché più semplice per la gestione e la cura, seminare a strisce.
Si possono quindi effettuare dei solchi profondi 1 – 2 cm. e distanziati di 15 cm. Seminare rado e coprire i semi con un sottile strato di terra. Queste operazioni di semina si possono ripetere fino a giugno; per chi ne avesse la possibilità sarà quindi intelligente seminare a scalare così da trovarsi sempre carote fresche per molti mesi dell’anno.
Per permettere alle carote di crescere e diventare di dimensioni soddisfacenti, è necessario selezionarle e sfoltire eventuali carote troppo appaiate.
Questa operazione si può eseguire da quando le carote hanno il fusto alto almeno 4 cm.
Di buona norma è inoltre sempre consigliabile rimuovere il più possibile eventuali erbacce e muovere con una zappa il terreno tra le varie fila di carote. Così facendo si terrà arieggiato e soffice il suolo permettendo alle carote di svilupparsi e raggiungere dimensioni notevoli.
Irrigazione del terreno per la coltivazione delle carote
L’irrigazione per le carote va eseguita senza mantenere il terreno costantemente umido. È necessario aspettare sempre che il terreno si asciughi prima di provvedere con un’altra irrigazione. Questo favorirà la crescita delle carote e diminuirà la possibilità che la coltura venga attaccata da malattie indotte dall’eccessivo ristagno idrico.

Consociazione e protezione
La consociazione ideale per la carota è sistemarle vicino a cipolla, aglio o porro. Questi ortaggi coltivati vicini tra lo loro sono in grado di proteggersi uno con l’altro allontanando alcuni parassiti pericolosi come la mosca della cipolla, il verme del porro e la mosca della carota.
Un altro ottimo alleato, se si ha la possibilità di coltivarli vicini, è il ravanello.
La raccolta delle carote
Le carote, solitamente, sono pronte per essere gustate, a seconda della qualità, dopo circa 70 – 120 giorni dalla semina, quando il diametro superiore della radice ha una misura compresa tra gli 1 e i 2 cm. Prima della raccolta è opportuno bagnare abbondantemente il terreno in maniera da renderlo più soffice e quindi facilitarne l’estrazione dal suolo.
Per la raccolta ci si può aiutare con una forca, avendo cura di non danneggiarle. Quella rovinate accidentalmente nella raccolta è preferibile consumarle subito, poiché i fittoni danneggiati tendono a divenire molli e marcire in poco tempo.