Daikon: scheda tecnica di coltivazione

  • Nome scientifico: Raphanus sativus longipinnatus.
  • Famiglia: Brassicacee.
  • Terreno ideale: drenante, sciolto, ricco.
  • pH ideale: da 6,5 a 7,5.
  • Preparazione del terreno: vangatura o aratura a 15 – 20 cm.
  • Concimazione: media, con letame maturo 3 – 4 kg al m2, o con stallatico essiccato 0,3 – 0,4 kg al m2. Ottima anche l’aggiunta al terreno di compost.
  • Quando seminare: marzo – aprile – maggio in pieno campo, agosto in pieno campo.
  • Luna indicata: calante. Per approfondimenti consultare il libro Calendario lunare delle semine e dei lavori .
  • Come seminare: seguendo delle linee distanziate tra loro circa 30 – 35 cm, interrando la semenza di circa 1,5 cm. Successivamente andranno diradate le piantine in eccesso.
  • Quando trapiantare: è preferibile seminare il daikon direttamente in pieno campo.
  • Clima ideale: mite, temperato, non sopporta gelate.
  • Esposizione solare: pieno sole.
  • Sesto d’impianto: 10 cm tra le piantine e 30 cm tra le file. Se si lascia crescere leggermente più fitto si otterrà comunque una buona produzione con un ridotto sviluppo delle radici.
  • Sostegni: non necessari.
  • Mantenimento: ripetute sarchiature per contrastare le infestanti.
  • Potatura: non necessaria.
  • Irrigazione: abbondante; per una costante e vigorosa crescita mantenere sempre il terreno dove viene coltivato il daikon umido, senza creare pericolosi ristagni idrici.
  • Rincalzatura: non necessaria.
  • Pacciamatura: molto utile, contrasta le erbe infestanti e diminuisce la traspirazione del terreno nei mesi più caldi. Solitamente si effettua con paglia, cippato o erbe di sfalcio secche.
  • Rotazione colturale: non coltivare daikon dove l’anno precedente sono state coltivate brassicacee. Questo ortaggio può essere coltivato dove precedentemente sono state coltivate leguminose.
  • Consociazioni consigliate: cipolla, aglio, porro.
  • Consociazioni sconsigliate: nessuna.
  • Coltivazione in vaso: possibile, buona produzione.
  • Avversità principali: malattie crittogamiche solitamente in concomitanza a ristagni idrici.
  • Insetti e parassiti: lumache.
  • Quando raccogliere: a radice formata, circa 1 – 2 cm di diametro e lunga circa 20 cm. Sono commestibili anche le foglie.
  • Conservazione: 10 giorni in frigorifero.
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