Quarto, gioco essenziale e sostenibile nella sua genialità

Meravigliosamente essenziale: è stato descritto così, in una tra le tante entusiastiche recensioni che ha meritato negli anni. Una definizione che inquadra perfettamente questo gioco strategico, ideato dal matematico svizzero Blaise Muller a fine ‘800, edito dalla francese Gigamic nel 1991 e distribuito in Italia da Oliphante.

Proprio la sua semplicità, ma al tempo stesso “genialità”, gli hanno valso ben 17 riconoscimenti in tutto il mondo, rendendolo uno dei giochi da tavolo più premiati di sempre.

Consigliato a partire dagli 8 anni, è riservato al massimo a due giocatori che si sfideranno in un gioco sempre avvincente al pari di altri classici intramontabili: Quarto può essere considerato in un certo senso un “upgrade” dell’acclamato Forza Quattro, ma ricorda anche i cari vecchi scacchi per la necessità di “prevedere” le mosse dell’avversario.

Come si gioca a Quarto

Ogni scatola contiene:

  • un piano di gioco
  • 16 pezzi in legno
  • 1 sacchettino di stoffa per contenere i pezzi
  • il regolamento

Ogni pedina ha quattro caratteristiche:

  • È CHIARA o SCURA
  • È ROTONDA o QUADRATA
  • È ALTA o BASSA
  • È PIENA o VUOTA

L’obiettivo del gioco è allineare in verticale, orizzontale o in diagonale 4 pezzi che abbiano in comune la stessa caratteristica.

Come si inizia? Si stabilisce casualmente un primo giocatore, che sceglierà un pezzo e lo passerà al suo avversario: questi dovrà piazzarlo sul piano di gioco, in una delle caselle vuote.

A sua volta, l’avversario sceglierà un nuovo pezzo dalla riserva e lo passerà all’altro: toccherà ora a lui posizionarlo sul piano di gioco.

Si continua in questo modo finché uno dei due giocatori non riesce ad allineare 4 pezzi con una caratteristica in comune: appena riesce nell’intento, deve dichiarare “QUARTO!”.

Se non lo fa e passa distrattamente il pezzo all’avversario, allora sarà lo sfidante a poter esclamare “QUARTO!”, aggiudicandosi così la vittoria.

In qualche raro caso, la partita può terminare in parità: questo succede se viene piazzato il sedicesimo pezzo e lo scopo del gioco non è stato ancora raggiunto da nessuno.

Perchè scegliere Quarto

  • I pezzi, così come il piano di gioco, sono tutti in legno: è quindi un gioco “elegante” … oltre che ecologico!
  • La durata di una partita è piuttosto contenuta (dai 10 ai 20 minuti), quindi non stanca mai.
  • È semplicissimo da imparare ma al tempo stesso avvincente.
  • Stimola memoria, concentrazione, ragionamento, spirito d’osservazione, scaltrezza, colpo d’occhio e ingegno.
  • Richiede attenzione, pazienza e riflessione: ottime doti da stimolare nei nostri figli “digital addicted”!
  • Con le infinite situazioni di gioco che propone in ogni gara, è impossibile annoiarsi.
  • È considerato tra i migliori giochi di deduzione realizzati negli ultimi 30 anni.
  • Dura una vita ed è realizzato interamente in legno: insomma, un gioco sostenibile… per antonomasia!
quarto forza quattro

Le varianti rispetto al classico Quarto

Dalla sua nascita, la versione tradizionale di Quarto è stata declinata in alcune varianti: Quarto!Deluxe, Quarto!Gigante, Quarto!Pocket e Quarto!Mini.

In realtà, va precisato però che le uniche differenze tra queste varianti riguardano esclusivamente dimensioni, qualità e tipologia dei materiali usati (alcune sono in materiale plastico). Le regole del gioco invece rimangono totalmente invariate.

Per variare la modalità di gioco a tutti gli effetti, invece, è possibile renderlo più semplice (magari per adattarlo a giocatori più piccoli): basterà decidere di “considerare” per le pedine meno caratteristiche, ad esempio limitandosi a distinguerle in bianche e nere.

Una variante più difficile, proposta dal regolamento, permette di considerare per il quarto anche gruppi quadrati di 4 caselle contigue; altre versioni offrono la possibilità di effettuare un quarto anche con 4 caselle non vicine, ad esempio con le pedine nei quattro vertici della plancia di gioco.

Le varianti più difficili, oltre ad aggiungere complessità al gioco e a renderlo più “accattivante”, riducono drasticamente le possibilità di arrivare alla fine in parità.

Considerazioni finali su Quarto

Quello che rende appassionante Quarto è soprattutto dover passare il pezzo all’avversario e quindi, se non si pone la giusta attenzione, potergli dare inavvertitamente il pezzo “vincente”.

Rovesciando la prospettiva: non si gioca mai il pezzo che “ci servirebbe”, ma quello che sceglierà il nostro compagno di giochi… questa semplice “trovata” scardina i meccanismi del classico gioco in scatola e crea delle dinamiche interessantissime.

Al primo impatto è un po’ difficile tenere d’occhio tutte le caratteristiche dei pezzi, ed è quasi scontato farsi battere da un avversario appena un po’ più esperto… ma dopo poche sfide, si impara perfettamente a gestire la “profondità” del gioco.

Quarto è facile sì, ma non troppo: non facciamoci ingannare dalle prime mosse, perché già alla terza/quarta diventa fondamentale scegliere dove posizionare i pezzi e come distribuire le varie caratteristiche.

Quarto è un gioco semplicissimo ma per nulla “banale”, anzi affascinante e coinvolgente: da provare assolutamente… vi conquisterà alla prima sfida!

Quarto Classic, FR
  • Uno dei giochi più apprezzati al mondo. In questo gioco tutto in legno, il vincitore è il primo ad allineare quattro pezzi con almeno una caratteristica comune... Non così semplice quando il tuo avversario sceglie i pezzi che giochi! Quarto è un gioco astratto che combina riflessione e sottigliezza. Disponibile anche in versione mini.
  • Il vincitore è il primo ad allineare quattro pezzi con almeno una caratteristica comune... Non così semplice quando il tuo avversario sceglie i pezzi che giochi.
  • 16 pezzi in faggio, tabellone di gioco verniciato e inciso, sacchetto di conservazione, regolamento del gioco (lingua italiana non garantita).
  • Autore: Blaise Muller.

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