Gli scacchi, gioco tradizionale ed ecosostenibile che allena la mente

Mamme e papà sull’orlo della crisi di nervi per l’impossibilità di distogliere i figli teenager da smarphone, tablet, playstation and co. (missione dal livello di difficoltà particolarmente elevato durante la stagione estiva, quando i ragazzi sono liberi da impegni scolastici e sportivi), attenzione: esiste un’opzione che val la pena di rivalutare, nel caso l’aveste trascurata, sottovalutata o addirittura dimenticata.

Parliamo della cara vecchia scacchiera: classico e intramontabile gioco da “rispolverare” (a volte in senso letterale: sicuramente molti di noi l’avranno riposta in qualche mobile magari in soffitta) per proporre a bambini e ragazzi sfide avvincenti e anche educative.

I benefici degli scacchi

Gli scacchi insegnano l’indipendenza ed il senso di responsabilità. Ogni mossa è una decisione fondamentale nell’economia della partita: ecco perché questo gioco sviluppa la capacità di prendere decisioni, affidandosi al proprio personale giudizio, e di assumersene la responsabilità. Ma non solo.

Oltre ad essere una vera e propria disciplina riconosciuta dal CONI (lo sapevate?), gli scacchi sono considerati dagli esperti un’attività preziosa nel percorso pedagogico, in grado di aiutare i bambini in età scolare a raggiungere una serie di obiettivi fondamentali a livello di sviluppo della mente, della personalità e del comportamento sociale.

Riassumendo… ecco i benefici sottolineati da psicologi, pedagoghi ed educatori derivanti dalla pratica degli scacchi, che stimolano a sviluppare e potenziare:

  • capacità logiche
  • responsabilità delle proprie scelte
  • concentrazione e memoria
  • accettazione delle regole
  • autostima
  • autocontrollo
  • pazienza
  • coordinazione
  • creatività
scacchi

Quando e come insegnare a giocare a scacchi

Non c’è una regola fissa: l’età minima per l’apprendimento del gioco degli scacchipuò variare molto da bambino a bambino, ma in genere intorno ai 5 anni si può iniziare ad insegnare loro le regole. Come?

Usate, se possibile, una scacchiera con pedine di grandi dimensioni e aiutate il bambino a capire come si muovono i pezzi: pian piano, facendolo sempre più autonomamente, memorizzerà i movimenti di ciascuna pedina. Giocate senza dare continue spiegazioni al bambino, che imparerà da solo semplicemente osservando le vostre mosse.

Scacchi, un gioco amico dell’ambiente

Gioco ecosostenibile per eccellenza, dato che le scacchiere tradizionali sono realizzate rigorosamente in legno, gli scacchi impegnano e divertono a tutte le età: ecco perchè sono un passatempo ideale per i lunghi pomeriggi invernali ma anche – perché no – per trascorrere in compagnia una piacevole serata estiva in terrazza o giardino!

E in generale, un valido espediente per invogliare i nostri ragazzi sempre più digital ad accantonare per un’oretta telefonini e dispositivi vari, a tutto vantaggio del loro benessere fisico e mentale.

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Le variazioni rispetto ai classici scacchi

Anche se la versione tradizionale in legno rimane la migliore (almeno a mio parere), nonché la più amica della sostenibilità, oggi possiamo optare per tante varianti sul tema: buona idea gli scacchi magnetici pensati per essere utilizzati in viaggio (ottimo antidoto alla noia dei nostri figli in auto o in treno).

Simpatiche e sicuramente apprezzate dai giocatori “junior”, le scacchiere elettroniche, con pulsanti, luci led, diversi livelli di difficoltà e naturalmente la possibilità di sfidare il computer.

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