I benefici dell’economia circolare

Un nuovo sistema di sviluppo

Oggi il nostro sistema di sviluppo si basa sulla cosiddetta Economia Lineare, che sfrutta le risorse naturali (principalmente fossili) per generare beni e servizi, chiudendo il proprio processo produttivo con l’eliminazione degli scarti, destinati ad accumularsi sempre di più.

Dall’altro lato, l’Economia Circolare mira a ridurre la maggior parte dei rifiuti, convertendoli in una risorsa disponibile e riutilizzabile, chiamata materia prima seconda, all’interno del processo produttivo. Ogni prodotto o output, dal momento in cui viene fabbricato al momento del suo effettivo utilizzo, viene ottimizzato fino alla fine del suo ciclo di vita. In questo modo è possibile recuperare e riutilizzare tutto (o quasi) il materiale di scarto come punto di partenza di un’altra filiera produttiva. L’Economia Circolare, infatti, mira ad eliminare gli sprechi attraverso una migliore struttura ed una più efficiente progettazione di materiali, prodotti, sistemi e anche modelli di business, aggiungendo valore e qualità al processo produttivo, riuscendo di conseguenza a generare uno sistema di sviluppo più eco-sostenibile.

Benefici sociali ed economici dell’economia circolare

L’Economia Circolarenon può essere considerata solo come un approccio alla sostenibilità ambientale e come una forma di rispetto per l’ecosistema, la flora e la fauna, ma anche e soprattutto come un metodo per aumentare in modo esponenziale la qualità della vita dei singoli individui e della società, generando sostenibilità economica e quindi un profitto monetario più concreto ed efficiente di quello attuale, ottenendo quindi un’elevata sostenibilità sociale attraverso una convivenza più trasparente e collaborativa all’interno della comunità. Non si tratta di un modello che si limita a supportare l’attuale economia lineare, ma che la sostituisce interamente in ogni fase del processo produttivo, rigenerandola e modificandone positivamente la struttura, generando effetti positivi per i cittadini, per l’ambiente e per il pianeta.

Per capire il problema che stiamo affrontando con il sistema di sviluppo odierno, possiamo facilmente pensare a questo: in Europa si producono ogni anno 64,4 milioni di tonnellate di plastica, che in totale hanno un valore di 355 miliardi di euro e di cui solo un terzo viene riciclato. Ciò comporta costi di smaltimento elevatissimi; basti pensare che a livello europeo l’unico costo per la pulizia delle spiagge è di 630 milioni di euro, mentre a livello globale si raggiungono i 13 miliardi l’anno. Questi costi aumentano sempre di più; in Italia tra il 2010 e il 2017 l’indice dei costi di gestione dei rifiuti è cresciuto del 16,3%, aumentando in modo esponenziale il disagio sociale generato dall’insostenibilità dei costi di gestione dei rifiuti. Un esempio lampante è la capitale d’Italia, Roma che, per gestire l’enorme quantità di rifiuti presenti nell’area urbana, sarà costretta ad adottare il sistema delle discariche, poiché i costi di gestione alternativa sono diventati insostenibili.

L’Economia Circolare rappresenta un’ottima soluzione a tutti questi problemi; infatti un giusto investimento nel settore della gestione circolare dei rifiuti potrebbe generare un profitto, sia in termini monetari che sociali. Favorire la pratica della raccolta differenziata, infatti, crea la possibilità di classificare i rifiuti in base alle diverse proprietà di riciclo, favorendone così la trasformazione in materie prime seconde. Queste ultime rappresentano infatti una nuova e più economica fonte di approvvigionamento per quelle aziende che spesso non riescono a sopportare il prezzo delle materie prime, i cui costi di acquisto e smaltimento stanno subendo in molti casi un aumento esponenziale.

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Educazione Civica

L’Economia Circolare non si limita ad enti pubblici, associazioni, piccole e grandi imprese, ma è un approccio che include soprattutto i cittadini stessi. Infatti il ​​”cerchio” di questo modello comincia proprio quando le pratiche quotidiane vengono messe in atto dalle persone. Un esempio banale è la raccolta differenziata: meglio verrà eseguita all’interno delle abitazioni domestiche, prima sarà possibile avviare un processo produttivo circolare senza intoppi e costi aggiuntivi.

Su Pianeta di Riserva abbiamo spesso parlato di gesti semplici ma importanti che favoriscono la “circolarità” all’interno delle aree urbane, dal semplice muoversi in bicicletta all’acquisto di giocattoli ecosostenibili.

I gesti della vita quotidiana determinano in modo significativo l’impatto ambientale generato da ogni individuo (negli USA un cittadino produce circa 25,9 tonnellate di anidride carbonica in un anno; fonte: fondazionecariplo.it, 2019). Per questo motivo un miglioramento da questo punto di vista delle attività quotidiane da parte dei singoli cittadini può aumentare notevolmente l’educazione civica e la consapevolezza del rispetto ambientale. Basti pensare alle circa 11.500 tonnellate di gomme da masticare per nazione lanciate a terra ogni anno, o al consumo tra 9 e 10 miliardi di sacchetti di plastica all’anno.

Differenziare i rifiuti che produciamo ogni giorno è banale ma fondamentale. Per semplificare quest’abitudine possiamo affidarci a moltissimi prodotti che sono disponibili online. Per evitare di dover ogni volta dividere i sacchetti della spazzatura, possiamo acquistare questo set di contenitori realizzati appositamente per effettuare una corretta raccolta differenziata:

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Per migliorare ancora questa pratica, possiamo anche scegliere di acquistare a un bassissimo costo sacchetti biodegradabili come questi , favorendo al massimo il riciclo degli scarti che produciamo.

Benefici ambientali dell’Economia Circolare

Tra i piani dell’Economia Circolare vi è la cosiddetta forestazione urbana, definita come la coltivazione e la gestione degli alberi in relazione al loro effettivo e potenziale contributo al benessere fisiologico, sociologico ed economico della società urbana.

Per natura le piante sono in grado di assorbire CO2 e purificare l’aria circostante da varie sostanze inquinanti. Sono strumenti che la natura ci offre per mitigare il microclima e l’impatto delle emissioni climalteranti, eccessivamente elevate in città.

La fotosintesi della clorofilla consente alle piante di assorbire l’anidride carbonica e di introdurre nuovo ossigeno nell’aria, le foglie assorbono e degradano le molecole inquinanti (come il monossido di carbonio e l’ozono) ed agiscono da filtro per le polveri sottili. Inoltre la predisposizione delle aree verdi aiuta a contrastare l’effetto “isola di calore”, altro problema tipico dei grandi centri urbani che fa alzare la temperatura (P. Lassini, 2018). Il verde è anche una barriera naturale al rumore e garantisce un corretto deflusso delle acque meteoriche al suolo. Come se non bastasse aiuta anche nella regolazione climatica degli edifici, riducendo la temperatura circostante nei mesi estivi e proteggendoli dai venti freddi durante l’inverno. Infine, ma certamente non meno importanti, tutti i benefici percepibili in termini di qualità della vita delle persone, con la creazione di spazi di socializzazione, svago, attività fisica e relax.

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