Come creare un orto da zero: tutto quello che devi sapere

Prepariamo la terra a ricevere il seme o la piantina: in questo articolo vediamo insieme gli attrezzi necessari a recintare l’orto, tagliare le erbe infestanti, e a vangare quello che sta per diventare il nostro orto.

La terra è madre. Come una madre riceve il seme, lo custodisce, al momento giusto lo fa germinare, da la forza alle sue prime radici che accoglie sempre più in profondità man mano che il seme diventa una pianta adulta.

E continua a darle nutrimento, riceve l’acqua, dalla pioggia e ad essa cede i suoi preziosi nutritivi che le radici assorbono, e la pianta cresce, fiorisce, fruttifica e nei frutti sono contenuti i semi che ricadono sulla terra madre per essere accolti a loro volta.

E quando la pianta finisce il suo ciclo e muore, lo fa in grembo alla madre terra che la trasforma in nutrimento per le piante che verranno. Perché la madre terra non smette mai di dare il suo amore alla vita!

Forse mi sono fatto prendere un po’ la mano in una definizione della terra un tantino in stile predicatore new age, Alce Nero o filosofo aborigeno, ma le cose stanno sostanzialmente in questo modo.

Siamo andati un po’ più nel pragmatico nel dettaglio nell’articolo precedente “L’importanza del terreno per avere un orto super produttivo”.

Ora è il momento di rimboccarci le maniche e fare in modo che il terreno che abbiamo di fronte diventi l’orto dell’autoproduzione consapevole, la nostra palestra verso un mondo migliore, uno stile di vita più sano, sicuramente verso degli alimenti più saporiti e salubri.

Attrezzi necessari in orto e lavori da eseguire

Partiamo dalla situazione più semplice: il nostro orto lo realizzeremo nel medesimo appezzamento dove lo faceva nostro nonno: un terreno dunque delimitato, sgombro da pietrame, da cespugli, alberi e arbusti, già recintato, servito dall’acqua e, colmo della fortuna, con il suo casotto completo con tutti gli attrezzi che avremo il privilegio e l’onore di continuare ad usare. Beati voi, a me non è mai successo nulla del genere!

Gli attrezzi necessari ce li procureremo man mano che ci occorrono. Devono essere di buona qualità, costano un po’ di più ma, se li usiamo correttamente, durano per generazioni sostituendo solamente ogni molti anni il manico di legno.

I primi attrezzi sono però i guanti da lavoro , ci eviteranno di farci male e di rallentare la formazione di vesciche sulle mani (a quelle seguiranno i calli da agricoltore che mostrerete con orgoglio ai vostri amici o verranno percepiti nelle vigorose strette di mano).

Di seguito vi lascio il link dei principali attrezzi che non possono mancare per coltivare un orto:

Per chi si trovasse a coltivare un appezzamento di terra superiore ai 20 metri quadri troverà grande giovamento aiutandosi con una motozappa che sostituirà la vanga manuale.

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Come recintare l’orto

Il primo lavoro che dovremo affrontare, se il terreno non è in un fondo già recintato, è la protezione perimetrale.

La recinzione in un orto ha diverse funzioni e, a seconda dell’insidia da affrontare, potremmo dover adottare diversi tipi di rete; da quella più robusta per scoraggiare intrusioni di umani e cinghiali (questi ultimi piuttosto determinati e necessitano di una rete rinforzata con filo antisfondamento alla base), a reti più leggere  per scoraggiare l’intrusione di erbivori o galline.

Se non siete pratici è meglio farvi aiutare da un professionista, soprattutto per quelle più robuste e se il terreno è in pendenza significativa.

Solo se siete in una situazione dove non ci sono selvatici o animali da cortile e di scarso passaggio umano, potete fare a meno di recintare l’orto, al massimo scoprirete le impronte di un gatto intento a liberarvi dalle talpe e dalle arvicole.

recinzione per orto

Per costruire una recinzione gli attrezzi necessari sono quelli da scavo: piccone  e pala se dovrete fare le buche dove calare i pali con eventuale impasto in cemento e una carriola  per trasportare i materiali.

Serve una mazza a manico lungo, se invece i pali (in legno o in ferro) li piantate direttamente nel terreno, magari aiutandovi preparando un buco guida calando di peso una leva lunga in ferro da 120 cm con terminale a punta.

Per gestire la rete e il filo di ferro che tirato tra un palo e l’altro farà da supporto a questa è sufficiente una tenaglia  da carpentiere.

Il filo di ferro servirà anche per fissare la rete ai supporti. Per procedere, prima piantate i pali in corrispondenza degli angoli dell’appezzamento, quindi tirate bene uno spago da muratore tra questi. La linea dello spago farà da guida per l’allineamento corretto degli altri pali.

Considerate che circa ogni due metri va messo un palo. E ricordatevi che i pali d’angolo necessitano dei supporti diagonali nelle due direzioni della rete e di considerare che dovrete fare anche il portoncino di ingresso: sarebbe terribile scoprire, alla fine del lavoro, che non potete più entrare o uscire dal vostro orto!

Insomma, se non siete pratici fatevi dare una mano. In alternativa, potete installare un recinto elettrificato: con una spesa intorno a 200 euro si trovano kit adatti a superfici non troppo estese, ma se avete a disposizione una presa di corrente di rete. Altrimenti occorre aggiungere il prezzo di un accumulatore e il lavoro per tenerlo in carica o l’ulteriore costo di un pannello fotovoltaico.

Ora che abbiamo stabilito i confini, prepariamo la superficie del terreno ad essere lavorata, un’operazione che farete in autunno o a fine inverno.

Deve essere libera da tutte le piante e i cespugli e l’erba va tagliata a raso, tutti i residui di sfalcio ottenuti in questa operazione saranno l’inizio del mucchio del compost che organizzerete costruendo o comprando la compostiera .

Personalmente preferisco organizzare il compostaggio creando un mucchio nell’orto, o nelle immediate vicinanze, largo due metri e alto un metro e mezzo (poi si abbassa da solo) che allungherete via via che avrete materiale da compostare.

Lo potrete alimentare con tutti i residui vegetali dell’orto, del giardino e con la frazione umida che producete a casa.

Per pulire il terreno potremo usare il decespugliatore a motore  se ne abbiamo uno o se qualcuno ce lo presta.

Altrimenti, se l’unico sfalcio che dovete fare è nel vostro orto vi conviene comprare un falcetto, con lama più aperta e manico lungo se dovete affrontare prevalentemente il taglio alla base di cespugli, altrimenti il falcetto tradizionale va benone.

Un piccolo trucco: quando falciate, la punta della lama va tenuta leggermente in alto per evitare di piantarla nel terreno e partite sempre da un punto “pulito” direzionando l’erba tagliata in quel punto. In buona sostanza evitate di far cadere lo sfalcio sull’erba che dovete ancora tagliare. Quando imparate a fare bene questo, siete quasi dei falciatori provetti. La forca a tre denti  ci permette di ammucchiare e raccogliere lo sfalcio con facilità.

recintare orto casalingo

Dissodare per coltivare l’orto: preparazione del terreno

Se il terreno che avete scelto per creare il vostro orto non è mai stato coltivato o almeno non lo è stato negli ultimi anni preparatevi a un lavoro piuttosto faticoso, il dissodamento.

Con questa operazione sgomberiamo lo strato coltivabile da pietrame e grosse radici di cespugli e arbusti (per quelle di alberi adulti la faccenda si complica ed è meglio chiamare qualcuno che provveda al taglio e alla rimozione del complesso radicale con delle macchine).

Se tutto va bene il dissodamento lo eseguite con la vanga che può essere piatta a punta o a forca, a seconda del tipo di terreno.

Qui è fondamentale capire che attrezzi usano i vostri vicini per evitare di comprare attrezzi non adatti.

Se il terreno è troppo duro dovrete lavorare con la robusta zappa bidente forgiata se non addirittura con il piccone e se le pietre sono grosse dovrete aiutarvi con la leva in ferro per non spaccare i manici in legno degli attrezzi cercando di fare leva per estrarre le pietre dal terreno.

Un piccolo trucco: vangando dovrete girare le zolle in modo che davanti a voi rimanga sempre un solco, inoltre colpite con la vanga la zolla girata in modo da tagliare la base dello strato erboso dalla terra.

Una gran fatica ma, una volta smosso, lavorare il terreno per le coltivazioni successive sarà meno impegnativo.

Attenzione: del terreno non si butta via nulla: le pietre raccolte accatastatele in un mucchio ordinato, torneranno bene per aiuole o altri usi.

Le radici estratte di gramigna, rovi e altre piante infestanti, prima di essere messe nel mucchio del compost vanno fatte morire lasciandole essiccare, altrimenti il compost diventa un vivaio per nuove infestanti.

preparazione terreno per orto

Riassumendo, con il dissodamento e la vangatura gireremo lo strato di terreno per:

  • Eliminare la vegetazione concorrente alla coltivazione
  • Aerare il terreno
  • Permettere al terreno di assorbire più acqua
  • Facilitare la germinazione dei semi
  • Facilitare lo sviluppo delle radici delle piante che coltiviamo che potranno espandersi a piacere sviluppando al meglio la parte aerea e la parte sotterranea commestibile.

Fatta questa prima serie di importanti lavori di preparazione del terreno, la strada verso il completamento del nostro orto si presenta in discesa, almeno rispetto alla fatica fisica.

Lasciamo riposare la terra smossa. Se abbiamo vangato in autunno, l’inverno lavorerà per noi: l’alternarsi di acqua e ghiaccio renderanno le zolle friabili e il nostro lavoro più semplice.

La natura ci aiuta sempre!

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