Pannolini lavabili per donare un pianeta migliore ai nostri figli

Chi provoca danni all’ambiente? Una multinazionale, una fabbrica senza scrupoli o una comunità consumista, che non rinuncia agli eccessi? Non necessariamente. Per consumare molte risorse e produrre una certa quantità di rifiuti basta un bambino. Uno qualsiasi, nella fascia di età da zero a tre anni, con i suoi pannolini, dalla nascita al vasino, ne consuma più o meno cinque al giorno.

Ossia circa 6.000 pannolini in tre anni, pro capite. Moltiplicato per il numero dei bambini sotto i tre anni, arriviamo a circa due miliardi e duecento milioni all’anno, solo in Italia. Per smaltire ciascuno di questi sono necessari almeno 500 anni.

L’acqua, il suolo, l’aria, il clima e gli esseri viventi del nostro pianeta stanno subendo le conseguenze dello stile di vita di tutti noi, forti consumatori delle risorse naturali. Con le nostre scelte quotidiane, contribuiamo a questi cambiamenti, a partire dai rifiuti che giornalmente produciamo. Fra questi rifiuti ci sono i milioni di pannolini usa e getta che le famiglie consumano e che potrebbero essere tranquillamente sostituiti con pannolini lavabili.

Il pannolino ecologico è davvero una scelta possibile?

Alcuni comuni particolarmente sensibili ai temi ambientali hanno cominciato a incentivare l’uso dei pannolini lavabili. Il primo è stato Oriolo Romano, comune di Viterbo, diversi anni fa, che fece da pioniere nel 2009. Calcoliamo che con i pannolini lavabili attualmente in commercio, si producono otto chili di rifiuti in tre anni, cioè meno del 10% di quelli causati dai pannolini usa e getta.

Le famiglie risparmiano sulla spesa, compresa tra i 1.200 euro e i 1.800 euro l’anno, per una media di 1.500€ circa a bambino nel caso dei pannolini usa e getta. Per i pannolini lavabili, invece, la spesa è di circa 500 euro. Senza contare gli incentivi che alcuni comuni e alcuni paesi come l’Inghilterra riservano e l’eventualità di secondogeniti, che ne usufruirebbero praticamente gratis. Tali considerazioni sono rinvenibili all’interno della “Stima per degli interventi volti alla riduzione dei rifiuti attraverso l’uso di pannolini ecologici” a cura di Fabio Musmeci per conto dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti.

I pannolini riutilizzabili (tipo questi in vendita online ) sono ben diversi da quelli di stoffa di una volta. Non sono complicati da indossare o togliere e lavare. Dotati di velcro, sono molto simili a quelli comuni usa e getta nella applicazione. Sono anche dotati di un velo speciale di materiale biodegradabile che si posiziona tra il sederino del neonato e il panno e che è molto utile nell’atto del cambio.

Il velo di cui il pannolino riutilizzabile è dotato, si raccoglie, con il suo contenuto, e si può buttare tutto insieme nel water. Da avvocato del diavolo possiamo trovare la scomodità nel dover affrontare un paio di cambi in più al giorno, perché la tenuta del pannolino di stoffa è inferiore a quella dei pannolini usa e getta.

Un punto a favore è però che i pannolini ecologici causano meno irritazioni dei tradizionali in plastica. E non sono affatto più scomodi per i neonati. I produttori sostengono anche che i pannolini di stoffa permettono alla pelle di respirare meglio ed evitano il surriscaldamento dei genitali che possono essere causa di dermatiti e di ulteriori danni a lungo termine.

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Confronto tra pannolini riciclabili e usa e getta

I pannolini usa e getta comportano grandi spese per le famiglie e causano danni considerevoli all’ambiente. I pannolini ecologici sono una soluzione possibile?

Il pannolino ecologico è una scelta che presenta molti vantaggi: permette di risparmiare una considerevole somma, riduce l’impatto ambientale, migliora il comfort del bambino e promuove l’autonomia riducendo anche il lavoro necessario per i genitori.

In definitiva, possiamo concludere che la scelta di privilegiare i pannolini biodegradabili possa portare benefici per le famiglie, come un considerevole risparmio e un occhio attento alla salute e prevenzione del benessere del bambino, così come un contributo positivo nel ridurre l’inquinamento del pianeta che, un giorno, lasceremo proprio ai piccoli a cui oggi stiamo cambiando i pannolini.

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