Melograno: scheda tecnica di coltivazione

  • Nome scientifico: Punica granatum.
  • Famiglia: Punicacee.
  • Origine della pianta: Asia sud – occidentale.
  • Periodo di fioritura: maggio – giugno.
  • Varietà principali: Wonderful, Selinunte, Melagrana di Firenze.
  • Ciclo colturale: da aprile si susseguono accrescimento dei germogli, fioritura, allegagione, verso novembre la pianta va in riposo vegetativo con la caduta delle foglie.
  • Terreno ideale: sciolto e drenate. Da evitare terreni eccessivamente argillosi dove si possono creare pericolosi ristagni idrici.
  • pH terreno ideale: da 6,5 a 7,5. Acquista l'apposito tester del pH 
  • Preparazione del terreno: scavare una buca leggermente più grande del contenitore dove è alloggiata la pianta.
  • Messa a dimora: a febbraio oppure a novembre. Una volta messa a dimora la pianta riempire lo spazio restante della buca con del buon terriccio per piante da frutto e compattare il terreno. Terriccio per alberi da frutto 
  • Concimazione: durante il periodo invernale apportare letame maturo o stallatico pellettato 
  • Clima ideale: il melograno predilige un clima mediterraneo caratterizzato quindi da estati calde e inverno non troppo rigidi. Trova comunque spazio anche nel nord Italia resistendo a temperature invernali fino a – 10 °C.
  • Esposizione solare: pieno sole.
  • Sesto d’impianto: possiamo lasciare 4 m tra una pianta e l’altra e 4 m tra una fila e l’altra mettendo a dimora le piante sfalsate tra una fila e l’altra.
  • Sostegni: valutare la robustezza del fusto principale, se ancora troppo esile possiamo servirci di un palo di legno per sostenere la pianta finché non si sarà irrobustita.
  • Periodo di potatura: possiamo effettuare la potatura del melograno sul finire del periodo invernale.
  • Potatura di allevamento: il melograno può essere coltivato a cespuglio o ad alberello. Nel primo caso sceglieremo 3 – 4 fusti principali che creeranno la parte legnosa della pianta, se invece desideriamo coltivarlo ad alberello fino all’altezza di circa 1,20 m. dovremo lasciare un fusto unico recidendo di continuo i pollini basali che cresceranno dalle radici.
  • Potatura di produzione: la potatura di produzione del melograno può essere eseguita rispettando la forma naturale della pianta ad alberello, possiamo quindi intervenire per rimuovere rami secchi o spezzati e per selezionare i rami di un anno che se lasciati liberi creeranno rami troppo vigorosi vicini uno all’altro.
  • Attrezzi utili alla potatura: forbici da potatura , troncarami 
  • Irrigazione: il melograno non è particolarmente esigente in termini di irrigazione, possiamo provvedere con degli interventi d’emergenza in caso di prolungati periodi di siccità.
  • Portainnesto utilizzato: solitamente il melograno viene propagato per talee e prelevando pollini basali, difficilmente quindi viene innestato.
  • Pacciamatura: utile per mantenere il suolo più umido nei periodi di maggiore caldo, possiamo effettuare la pacciamatura usando le erbe di sfalcio provenienti dall’area di coltivazione.
  • Coltivazione in vaso: possibile per i primi 3 – 4 anni, successivamente è consigliabile piantare in terra la pianta. Possiamo servirci di un vaso di grosse dimensioni  e del buon terriccio. Irrigare molto frequentemente.
  • Corroboranti consigliati: zeolite , distillato di legno 
  • Avversità principali: alternaria, muffa grigia, cuore nero, oidio.
  • Insetti e parassiti: afidi, tignola del melograno. Trappola ecologica per insetti dannosi 
  • Quando raccogliere: possiamo raccogliere i nostri melograni quando notiamo il frutto ben sviluppato e dal colore caratteristico rosso acceso, nei mesi autunnali.
  • Utilizzi: possiamo gustare i nostri melograni freschi appena raccolti dalla pianta, oppure possiamo utilizzarli per preparare delle gustose spremute o estratti di frutta e verdure.
  • Moltiplicazione: solitamente il melograno viene propagato per talee e prelevando pollini basali.
  • APPROFONDIMENTI: lettura consigliata Nel frutteto con il Maestro Giardiniere 

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