Alloro: scheda tecnica di coltivazione

  • Nome scientifico: Laurus nobilis.
  • Famiglia: lauracee.
  • Ciclo colturale: perenne.
  • Terreno ideale: si adatta a qualsiasi terreno, preferibilmente profondo e ben drenato. Terriccio per aromatiche 
  • pH terreno ideale: da 6 a 8. Acquista l'apposito tester del pH 
  • Preparazione del terreno: vangatura a 15 – 20 cm per un diametro di circa 50 cm.
  • Concimazione: media (2 – 3 Kg), con letame maturo al momento della messa a dimora. Ridurre il peso del concime 10/1 se si usa stallatico essiccato.
  • Messa a dimora: ottobre – novembre, febbraio – marzo.
  • Temperatura di germinazione: 22 – 24 °C.
  • Clima ideale: si adatta a svariati climi, predilige zone costiere e collinari fino a 700 m. Resiste a gelate notturne classiche del nord Italia.
  • Esposizione solare: pieno sole, si adatta a esposizioni solatie o di mezz’ombra.
  • Sesto d’impianto: predilige posizioni isolate; mantenere almeno 4 metri tra una pianta e l’altra se lo si vuole far crescere ad albero.
  • Potatura: necessaria solo se si vuole ridurre l’ingombro. Da eseguire durante i mesi di riposo vegetativo (mesi invernali). Acquista le apposite forbici da potatura 
  • Irrigazione: necessaria solamente il primo anno dopo la messa a dimora.
  • Consociazioni consigliate: sotto la folta chioma dell’allora si possono coltivare fragoline di bosco e lamponi che beneficeranno della mezz’ombra garantita dall’albero durante i mesi più caldi.
  • Coltivazione in vaso: possibile, con un contenitore di almeno 40 cm di diametro eseguendo ripetute operazioni di concimazione e rinnovamento. Compra il vaso su Amazon 
  • Avversità principali: tra le più comuni che possono attaccare l’allora troviamo l’oidio e marciumi radicali se in presenza di terreni ristagnanti
  • Insetti e parassiti: psilla.
  • Quando raccogliere: al bisogno prelevando foglie fresche; se precedentemente seccate emanano un profumo più intenso.
  • Utilizzi: adatto per aromatizzare una grande quantità di pietanze. Usato anche per insaporire il dado vegetale fatto in casa.
  • Conservazione: con l’ausilio di un essiccatore  far essiccare le foglie al buio e conservarle in vasi di vetro.
  • Moltiplicazione: per seme o per talea.

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