Un ortaggio molto interessante da coltivare nell’orto balcone è sicuramente lo zucchino.
Questa pianta, molto generosa in termini di produzione, può essere coltivata sulla maggior parte dei terrazzi, poiché si adatta molto bene anche ad un’esposizione parzialmente ombreggiata.
Terrazzi esposti a est o ovest, saranno quindi l’ideale per far crescere vigorosa e produttiva la pianta dello zucchino, mentre, per chi invece dispone di un balcone esposto a sud, potrà ugualmente cimentarsi nella coltivazione di questa pianta da orto, facendo particolare attenzione a mantenere umido il terriccio di coltivazione e ombreggiando la pianta durante i giorni estivi particolarmente torridi.
Se lasciata crescere spontaneamente, la pianta di zucchino assume presto uno sviluppo orizzontale, non adatto alla coltivazione in vaso, poiché occuperebbe parecchio spazio a discapito di altre piante. Conviene, quindi, posizionare un tutore all’interno di ogni vaso e, man mano che la pianta cresce, legarla al sostegno, facendole quindi assumere uno sviluppo verticale.
L’impollinazione dei fiori viene effettuata principalmente da insetti pronubi, come le api, che col loro instancabile lavoro trasferiscono il polline presente all’interno dei fiori maschili nell’ovario dei fiori femminili permettendo, di fatto, l’allegagione del fiore e il conseguente sviluppo del frutto.
A tal proposito è indispensabile ricordare a tutti gli appassionati coltivatori di non far mai uso di prodotti chimici o nocivi per l’ambiente, che potrebbero inibire l’arrivo di api sul terrazzo.
È invece molo utile adornare l’orto sul terrazzo aggiungendo qualche vaso di fiori che, oltre ad attirare i preziosi insetti pronubi, coloreranno e ravviveranno il piccolo angolo verde che è stato creato sul balcone.
Il nome scientifico della pianta di zucchino è Cucurbita pepo e appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee.
Indice dei contenuti
Periodo di coltivazione, esposizione solare e semina
La temperatura ideale per la coltivazione dello zucchino è di 25 – 30 °C; sopporta bene anche temperature leggermente superiori, che si presentano abitualmente durante l’estate nella maggior parte delle regioni italiane.
La temperatura minima che può sopportare la pianta dello zucchino è di 15 °C. È quindi molo importante posizionarla nel vaso definitivo solamente quando la temperatura notturna non scende sotto tale condizione.
È possibile posizionare il vaso di coltivazione in modo che lo zucchino riceva sole diretto per buona parte della giornata, lasciandogli comunque qualche ora d’ombra, che permetterà alla pianta di mantenersi più vigorosa e meno stressata.
Alcuna varietà di zucchino sono maggiormente indicate per la coltivazione in vaso, poiché sviluppano un apparato fogliare di dimensione ridotto, rispetto ad altre cultivar. La varietà “alberello” ad esempio, è stata appositamente selezionata, e da qui ne deriva il nome, poiché appunto predisposta per essere coltivata in verticale.
Il periodo ideale per effettuare le operazioni di semina è marzo – aprile, a seconda della regione in cui vivete, coi vasetti che andranno riposti in semenzaio protetto, o da aprile a luglio per la semina diretta, quando le alte temperature garantiranno la corretta germinazione senza dover ricorrere a particolari protezioni.
Procuriamoci del terriccio da orto universale , dei vasetti di plastica (da riutilizzare in futuro per altre semine) o dei comodi vasi in torba biodegradabile del diametro di 8 – 10 cm e riempiamoli di terra fino a 3 cm dal bordo superiore, pressandola leggermente con le dita.
Per ogni vasetto andrà adagiato un seme e ricoperto con ulteriori 2 cm di terriccio. A questo punto dovremo aver cura di mantenere il substrato umido, ma senza creare ristagni idrici, e posizionare i vasetti in semenzaio protetto o, per chi ne ha la possibilità, dentro casa, vicino a una fonte luminosa ma distante dai caloriferi.
Per chi vuole effettuare le operazioni di semina dello zucchino seguendo il calendario lunare, la fase crescente è quella suggerita poiché l’influsso di questo periodo lunare aiuterebbe a sviluppare maggiormente i fiori della pianta, che potranno successivamente trasformarsi in frutti.
Il vaso adeguato, terriccio e sesto d’impianto
Scegliere il contenitore adeguato per la coltivazione dello zucchino è fondamentale per garantire alla pianta tutte le sostanze nutritive di cui necessita.
Il contenitore, come misure minime, se lo scegliamo di forma rotonda dovrà rispettare 40 cm di diametro mentre, se abbiamo a disposizione contenitori di forma diversa, dovremo garantire almeno 35 cm di altezza affinché, nel pieno sviluppo vegetativo, le radici possano espandersi senza essere ostacolate.
Se disponiamo di contenitori di dimensioni più grandi, possiamo ugualmente piantare all’interno una pianta di zucchino; in questo caso, beneficerà del maggior spazio e della possibilità di reperire maggiori sostanze nutritive presenti nel terreno, oltre che avere a disposizione un substrato che, dopo le irrigazioni, impiegherà più tempo per asciugarsi completamente, fornendo quindi una costante e bilanciata umidità, ben gradita da questa cucurbitacea.
Poiché utilizzeremo contenitori capienti, che risulteranno molto pesanti una volta riempiti di terriccio, la scelta del vaso, per quanto riguarda la coltivazione dello zucchino, dovrà essere effettuata anche tenendo conto del luogo in cui abbiamo deciso di creare l’orto in vaso.
Plateatici o balconi robusti non avranno problemi a sostenere vasi costituiti da materiali pesanti, come ad esempio cemento, granulato o terracotta, mentre per terrazzi più piccoli meglio optare per materiali più leggeri, scegliendo contenitori in plastica (come questo ) comunque ottimali per la coltivazione dello zucchino.
Una volta scelto il contenitore di coltivazione, possiamo adagiare sul fondo del vaso uno strato di 3 – 4 cm di materiale isolante: della comune ghiaia o dell’argilla espansa andranno bene e creeranno un isolamento tra l’apparato radicale e l’acqua stagnante raccolta dal sottovaso, che sarà presente sul fondo del contenitore.
Il passo successivo sarà il riempimento del vaso col terriccio di coltivazione. Per risparmiare qualcosina in termini economici, possiamo aggiungere qualche secchio di terra prelevato in campagna, o presso l’orto di un amico, che potrà essere miscelare al terricio universale da orto .
Se vogliamo coltivare più piante di zucchino sul nostro orto balcone, dovremo predisporre un contenitore per ogni pianta, che andrà posizionato mantenendo circa 80 cm tra il centro dei due vasi; possiamo quindi misurare tale distanza tra un tutore e l’altro poiché fissato al centro di ogni vaso.

Concimazione e irrigazione
Durante la preparazione del vaso di coltivazione che ospiterà lo zucchino, dobbiamo ricordarci di ammendare il terreno con del concime organico.
Le piante cucurbitacee da orto infatti, sono molto esigenti in termini di sostanze nutritive, che non dovranno mancare per l’intero ciclo colturale, poiché essenziali per sviluppare costantemente frutti di buona pezzatura.
Se riusciamo a procuraci del letame maturo, possiamo miscelarlo al terreno di coltivazione in modo da distribuirlo uniformemente all’interno di tutto il contenitore.
Anche l’aggiunta di pollina o compost sarà ben gradita dalle piante di zucchino.
Per chi invece non riuscisse a recuperare uno di questi concimi, potrà ricorrere all’utilizzo dello stallatico essiccato , che potrà essere impiegato saltuariamente anche durante il ciclo vegetativo dello zucchino.
La quantità di concime da impiegare all’interno del contenitore deve essere proporzionata alla capacità del vaso stesso; per vasi di diametro di 40 – 50 cm, ideali per la coltivazione dello zucchino, 2 -3 kg di letame maturo saranno sufficienti per offrire elementi nutritivi aggiuntivi a quelli già presenti nel terriccio.
Lo stallatico pellettato, invece, dovrà essere impiegato riducendo il peso di circa 10 volte rispetto al letame maturo: per contenitori di medesima capienza dovremo quindi utilizzarne 2 – 3 etti.
Per mantenere le piante vigorose e produttive, un altro aspetto fondamentale per quanto riguarda la pianta dello zucchino è l’irrigazione.
Coltivare piante in vaso, anche se appassionante e un’ottima soluzione per autoprodursi ortaggi gustosi e genuini, è pur sempre un compromesso. L’acqua all’interno del contenitore tenderà infatti a evaporare molto rapidamente, creando di fatto un terreno arido e siccitoso.
A seconda dell’esposizione del vaso, dovremo irrigare la pianta di zucchino una o due volte al giorno, se esposta solo a mezza giornata di sole potrebbe bastare un’irrigazione al giorno mentre, se il contenitore è esposto ai raggi solari per tutto l’arco della giornata, dovremo aver cura di apportare acqua due volte al giorno.
Indipendentemente dalla posizione del vaso prescelta, il coltivatore potrà valutare il terreno di coltivazione e capire attraverso chiari segnali quando effettuare le irrigazioni. Un substrato secco necessita subito di un apporto idrico, mentre, se infilando un dito nel terreno s’avverte il terriccio umido, si potrà aspettare per la successiva irrigazione.
Un’ottima soluzione, per chi può usufruire di un rubinetto dell’acqua vicino all’orto in vaso o sul balcone, è l’istallazione d’un comodo impianto d’irrigazione automatico, composto da centralina programmabile e tubo gocciolante , in grado di fornire l’apporto idrico desiderato a seconda delle diverse esigenze, come grandezza del vaso (più piccolo è il vaso e più rapidamente s’asciugherà il substrato), periodo di coltivazione (primavera o estate) ed esposizione del vaso.
Sostegni per la pianta di zucchino
Lo sviluppo spontaneo della pianta dello zucchino, se lasciata crescere liberamente, dopo poche settimane di vita assume una posizione orizzontale; il pesante fusto, infatti, ha bisogno di appoggiarsi al terreno poiché non è in grado di sorreggersi autonomamente.
Nella coltivazione in vaso dovremo, di tanto in tanto, legare al tutore precedentemente fissato, che potrà essere una classica canna di bambù , lo stelo principale della pianta, per farle assumere una posizione e uno sviluppo verticale.
Effettuare questa operazione è essenziale per orti situati sul balcone, dove spesso lo spazio a disposizione è ridotto.
Mettere in pratica questa tecnica ci permetterà di ridurre notevolmente l’ingombro necessario per la coltivazione dello zucchino, spazio prezioso che potremmo sfruttare per implementare, nell’orto balcone, qualche altro gustoso ortaggio.
Mantenimento: operazioni colturali utili
Le operazioni di mantenimento da adottare durante la coltivazione dello zucchino in vaso, servono per mantenere in piena saluta la pianta, garantire un’elevata produttività e prevenire l’insorgenza di pericolose patologie.
Il compito più importante è sicuramente il mantenimento del substrato umido, senza però creare ristagni idrici; questa pianta, infatti, per produrre costantemente frutti necessita di parecchia acqua.
Anche ulteriori apporti di sostanze nutritive gioveranno alla pianta coltivata in vaso. Ogni 30 – 40 giorni possiamo mettere nel vaso di coltivazione una manciata di stallatico essiccato.
Per prevenire fastidiose avversità, quando la pianta ha raggiunto un buon sviluppo, possiamo togliere tutte le foglie che toccano il terreno ed eventuali altre foglie che tenderanno a insecchirsi.

Pacciamatura e consociazioni dello zucchino
Una tecnica molto efficace per limitare l’evaporazione dell’acqua dal terreno è la pacciamatura; effettuando questa operazione permetteremo al substrato di mantenere l’umidità residua, dopo le irrigazioni, per un lasso di tempo maggiore creando, all’interno del contenitore, condizioni ideali per l’apparato radicale dello zucchino.
Possiamo ricoprire il terreno di coltivazione con circa 5 cm di paglia oppure, per chi non riuscisse a reperirla, si potrà effettuare una copertura del terreno con dell’apposita corteccia da pacciamatura .
All’interno del contenitore dove abbiamo fatto crescere la pianta di zucchino, possiamo coltivare altri ortaggi a patto che, anche nel pieno sviluppo, risultino di piccola pezzatura e non concorrano in termini di spazio e sostanze nutritive con la pianta di zucchino.
Possiamo ad esempio seminare della valerianella, o dei rapanelli, che beneficeranno anch’essi delle frequenti irrigazioni necessarie alla pianta principale coltivata nello stesso contenitore.
In funzione d’abbellimento, e per attirare api utili all’impollinazione dei frutti, possiamo introdurre nel vaso di coltivazione dello zucchino anche dei fiori, che dovranno anch’essi risultare di sviluppo contenuto.
Rinnovamento della coltura
Lo zucchino è una pianta che può essere coltivata nel nostro Paese da aprile – maggio, a ottobre, ovvero quando le temperature minime non scendono sotto la soglia dei 15 °C.
Il ciclo colturale della pianta, soprattutto se coltivata in vaso, prevede un calo di produzione accompagnato da un crescente deperimento generalizzato, dopo il secondo mese da quando è iniziata la raccolta dei frutti.
Piantando lo zucchino ad aprile o maggio, e iniziando a raccogliere frutti circa un mese più tardi (quindi a maggio o giugno), ci troveremo con un vistoso calo di produzione nel mese di luglio, periodo in cui, tuttavia, le condizioni climatiche sono ancora favorevoli per la coltivazione dello zucchino.
Possiamo quindi assicuraci frutti autoprodotti, fino al mese di ottobre, semplicemente effettuando un’ulteriore semina nel mese di giugno o luglio, avendo quindi a disposizione una nuova pianta vigorosa e produttiva che rimpiazzerà quella seminata in primavera, ormai esausta.
La semina estiva può essere effettuata direttamente in un ulteriore contenitore definitivo, con misure sopra indicate, poiché, viste le alte temperature, per far germogliare il seme non dovremmo ricorrere al semenzaio protetto.
Per chi, sul proprio balcone, non disponesse di spazio necessario per ospitare un ulteriore contenitore o volesse rinnovare la coltivazione all’interno del medesimo contenitore utilizzato nei mesi precedenti, è opportuno provvedere a sostituire parte del terreno, poiché ampiamente sfruttato, e apportare del nuovo concime organico.
Avversità principali dello zucchino: malattie e parassiti
Alcune problematiche possono interessare la coltivazione degli zucchini coltivati in vaso, da patologie fungine, a virosi, non dimenticando che anche qualche parassita può attaccare questa cucurbitacea, provocando seri problemi.
Malattie fungine dello zucchino
- Oidio: lo zucchino può essere infastidito da questa patologia fungina conosciuta anche come mal bianco. Si manifesta presentando una patina biancastra sulla pagina superiore delle foglie che talora, se contenuta, può essere rimossa anche con uno straccio.
Un trattamento efficace e rispettoso dell’ambiente è il bicarbonato di sodio, che dovrà essere miscelato ad acqua e nebulizzato sulla parte vegetativa della pianta. - Botrice: questa patologia fungina si manifesta con macchie di muffa color grigio a carico delle foglie ma anche dei frutti.
Più è estesa la copertura di muffa sulla parte vegetativa della pianta, più essa sarà ostacolata nel fondamentale processo di fotosintesi.
Un corretto sesto d’impianto, che garantisce passaggio d’aria e sole tra le piante coltivate in balcone, e una corretta irrigazione, senza interessare la parte aerea della pianta, diminuiranno drasticamente la possibilità di incappare in questa problematica. - Cladosporiosi: patologia fungina in grado di attaccare tutte le piante appartenenti alla famiglia delle cucurbitacee, si manifesta con macchie gialle a carico delle foglie dello zucchino che, col trascorrere dei giorni, tenderanno a necrotizzare e insecchire.
Sui frutti, invece, si manifesta formando rientranze e deformazioni accompagnate da muffa.
Nell’orto biologico è importante agire preventivamente, scongiurando anche questa patologia, attuando tecniche di coltivazione idonee nel mantenere la pianta vigorosa e sana. - Sclerotina: questo fungo può attaccare moltissime piante coltivate in orto; sull’orto balcone, tuttavia, coltivando lo zucchino ad alberello e non avendo contatti di frutti o foglie col terreno, questo micelio difficilmente potrà infastidire la pianta.
Virosi dello zucchino
- Virus del mosaico: lo zucchino, come le altre piante cucurbitacee da orto, può essere attaccato da questa virosi che viene trasmessa dagli afidi. Possiamo notare l’insorgenza di questa problematica osservando deformazioni, a carico delle foglie e dei frutti, con le tipiche chiazze gialle a mosaico che caratterizzando questa virosi.
Una volta contagiata la pianta, non esistono metodi efficaci per contrastare questa problematica; conviene, pertanto, intervenire immediatamente se notiamo la comparsa di afidi sulla pianta.
Insetti nocivi per lo zucchino
- Afidi: sono dei piccoli insetti di colore nero o verde che attaccano la pianta in colonie, posizionandosi nella pagina inferiore delle foglie.
La presenza di afidi è favorita da primavere piovose o, più in generale, da ambienti umidi e poco ventilati. Provocano gravi danni alle colture attaccate, creando micro fori a carico di foglie e fusti dai quali succhiano linfa.
Sono molto pericolosi in quanto possibili vettori di virosi; rilasciano sulle foglie della pianta attaccata melata, che provoca conseguente fumaggine.
Nell’orto balcone, appena notiamo un attacco di afidi, possiamo contrastarli efficacemente con dei macerati naturali a base d’aglio, ortica o peperoncino. Anche il sapone di Marsiglia e l’olio di Neem sono ottimi prodotti per debellare la comparsa di afidi.
Tutti questi prodotti, ammessi in agricoltura biologica, vanno diluiti in acqua secondo le indicazioni riportate e spruzzati sulla pianta attaccata con l’apposito nebulizzatore a mano . - Ragnetto rosso: questo piccolo acaro, dal tipico colore rosso, può attaccare diverse piante da orto, talvolta coltivate anche sul balcone.
Anche se le dimensioni di questo ragno sono davvero piccole (0,5 mm), la sua presenza si può notare anche a occhio nudo. Se non notassimo direttamente gli acari comparsi sulla pianta di zucchino, c’accorgeremo in breve tempo dei danneggiamenti a carico della pianta attaccata.
I principali danni causati sono decolorazione fogliare e necrosi con conseguente accartocciamento dei margini fogliari.
Per la coltivazione dello zucchino in vaso, i metodi biologici più efficaci per contrastare questo insidioso ragnetto sono i medesimi descritti precedentemente per contrastare gli afidi.

Quando raccogliere gli zucchini
Il parametro fondamentale che ci permetterà di capire quando poter staccare le zucchine dalla pianta è la dimensione del frutto. Al raggiungimento di buone dimensioni, circa 15 – 20 cm, il frutto è pronto per essere raccolto.
Lasciare eccessivamente il frutto maturare sulla pianta, indurrà la pianta stessa a diminuire la produzione; al contrario, raccogliendo regolarmente gli zucchini, la pianta verrà stimolata e potrà concentrare tutte le energie per la produzione di nuovi frutti.
Per una corretta raccolta, senza il rischio di ferire la pianta, possiamo utilizzare un coltello per tagliare il gambo del frutto.
Dall’orto alla cucina…
La dolcezza e la freschezza degli zucchini autoprodotti è ineguagliabile se paragonata ai frutti che comunemente troviamo sugli scaffali dei grandi supermercati.
Nella cucina mediterranea, questo gustoso ortaggio viene impiagato per la preparazione di molte ricette tipiche: da primi piatti, delicati e saporiti, come la pasta gamberetti e zucchine, a contorni appetitosi, ideali per accompagnare piatti di carne.
Alcuni zucchini possono essere utilizzati anche per autoprodursi, insieme ad altri ortaggi, magari coltivati anch’essi nel nostro orto balcone, il dado vegetale, che potremmo utilizzare per tutto il periodo invernale senza il bisogno di doverlo comprare.