Coltivazione delle patate: tecniche e consigli

Solanum tuberosum, popolarmente conosciuta come patata, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Proveniente delle montagne del sud America, la patata è stata importata in Europa nel XVI secolo, per poi diffondersi in moltissimi stati di tutto il mondo.

Oggi è considerato uno degli ortaggi più importanti di tutto il mondo, grazie al suo vastissimo utilizzo nelle cucine e nelle tradizioni di moltissime popolazioni; la patata viene infatti coltivata in oltre 150 paesi diversi, dal livello del mare fino a 4000 m e in zone climatiche molto diverse. Inoltre, essendo la patata un ortaggio a basso costo d’acquisto, è divenuto ben presto il piatto principale di molte famiglie povere, per questo considerata a livello internazionale come “staple foods”, ovvero, cibo di prima necessità.

Questa pianta erbacea viene coltivata per i suoi tuberi, eccellenti da accompagnare con secondi di carne o pesce, che possono essere, a seconda della varietà, di diversa forma, diversa grandezza, diverso colore della buccia (bianca, rossa, gialla), e diverso colore della polpa (bianca o gialla).

Terreno ideale e concimazione

Il terreno ideale per la coltivazione della patata è fertile e sciolto, privo di grossi sassi o zolle eccessivamente dure, permettendo pertanto ai tuberi d’ingrandirsi velocemente e raggiungere buone dimensioni. Una profonda vangatura sarà necessaria prima di seminare questo ortaggio, e servirà inoltre al terreno per assumere caratteristiche essenziali di permeabilità. I ristagni idrici sono infatti molto temuti da questa cultivar che, con eccessi d’umidità nel terreno, potrebbe andare incontro a marciumi dei tuberi.

La pianta di patata è molto esigente per quanto riguarda le sostanze nutritive, ama terreni ricchi nei quali trovare gli elementi indispensabili per un buon sviluppo. Concimare preventivamente con del letame maturo, 5 – 6 kg per m2, l’appezzamento di terreno dove andremo ad effettuare la semina.

Clima ideale e esposizione solare

Le patate prediligono un clima temperato fresco, vengono infatti coltivate in molti paesi di tutto il mondo anche a quote notevoli. La pianta teme particolarmente le gelate, anche temperature prossime allo 0 possono danneggiare seriamente i germogli di questa coltura.

L’esposizione ideale è in pieno sole, soprattutto in zone dove le temperature estive non raggiungono mai eccessi di calore.

patate pianta

Quando seminare

Il periodo di semina delle patate varia a seconda della zona climatica, nel sud Italia può iniziare sicuramente prima, mentre nell’Italia settentrionale solitamente si aspetta la metà di marzo, quando le brinate tardive sono giunte al termine e le giornate iniziano a essere più miti.

Preparazione dei tuberi per la semina

Quando mettiamo a dimora le patate non si può parlare di una e vera propria semina, infatti andiamo a sotterrare nel terreno tuberi conservati in cassette, solitamente quelli con misure più piccole dall’anno precedente, oppure acquistati. La nascita delle nuove patate avverrà quindi grazie a una moltiplicazione per talee, che nasceranno dagli occhi delle vecchie patate.

Prima di interrare le piccole patate è necessario stimolarle per indurle a germogliare, mettendo le cassette contenenti i tuberi alla luce e quindi avendo la possibilità, una volta germogliati, di controllare che ogni tubero sia sano e rigoglioso. Al momento della messa a dimora, i getti dovranno essere lunghi circa 1 cm, robusti e vigorosi, in maniera da non provocarne la rottura nel momento in cui li ricopriremo con la terra.

Se il tubero da seminare è più grande della misura di un uovo, si può dividere in più parti, avendo l’accortezza di lasciare almeno due gemme per pezzo.

Come seminare e sesto d’impianto

Con una zappa effettuare dei solchi profondi circa 10 cm e distanziati 60 – 70 cm l’uno dall’altro. Per creare delle file dritte e parallele, servirsi di un filo. Scegliere i tuberi più vigorosi e depositarli dentro ai solchi, distanziati di 30 cm e con i getti rivolti verso l’alto. Si potrà a questo punto ricoprire i solchi con l’aiuto di un rastrello, pareggiando il terreno.

Mantenimento delle piante

Mantenere belle e sane le piante di patate è abbastanza facile, servono però dei piccoli accorgimenti e operazioni da eseguire per assicurare un raccolto soddisfacente. Questo ortaggio richiede innanzitutto un controllo costante per notare possibili insetti o inconvenienti nella coltivazione, delle irrigazioni al fabbisogno (come vedremo successivamente nel paragrafo dedicato), e dei rincalzi da eseguire in specifici momenti.

Anche un’accurata eliminazione delle erbe infestati è molto importante per questa cultura, molto ghiotta di sostanze nutritive e delicata dal punto di vista idrico durante certe fasi.

Rincalzare le patate

Il rincalzo delle patate è un’operazione fondamentale e necessaria, da ripetere almeno due volte prima della raccolta dei tuberi. Il primo rincalzo va eseguito quando la maggior parte delle piante ha sviluppato le prime foglioline, circa 15 – 20 giorni dopo la semina; andremo quindi, con l’ausilio di un rastrello, a ricoprire con un sottile strato di terra i germogli appena spuntati dal terreno. Questo primo intervento servirà per preservare le piante da possibili gelate tardive e anche per obbligare la pianta ad allungare lo stelo principale che, come conseguenza, farà aumentare la produzione di stoloni e quindi di patate.

Il secondo rincalzo va eseguito dopo circa un mese dal primo e servirà per proteggere i tuberi superiori dai raggi solari, che potrebbero indurre la patata a produrre solanina, sostanza velenosa per l’uomo, facendo diventare i tuberi verdi e non più commestibili.

Irrigazione

La patata è una pianta molto sensibile alla carenza idrica, soprattutto quando compaiono i boccioli e durante la fase di fioritura. In concomitanza di questi processi vegetativi è indispensabile irrigare le piante regolarmente al fine di non subire vistosi cali produttivi.

I sistemi più utilizzati per irrigare questo ortaggio sono a scorrimento e a pioggia, preferibilmente eseguendo questa operazione al mattino, prima che spunti il sole, quando la temperatura è ancora abbastanza fresca. Aver premura e costanza nell’irrigare di primo mattino può favorire la pianta, preservandola da fastidiose malattie come la peronospera.

Rotazione e consociazioni

La patata è un ortaggio che richiede molte sostanze nutritive nel terreno; è quindi indispensabile, per avere buoni raccolti ogni anno, destinare per altre cultivar l’area di impianto delle patate per almeno i due anni successivi alla coltivazione. Questa rotazione è anche necessaria per ridurre al minimo inconvenienti e difficoltà, prevenendo molte malattie e quindi, di fatto, avendo la possibilità di coltivare le patate con metodi del tutto naturali.

Un ottimo vicino per le coltivazioni di patate è il fagiolo, in grado di allontanare la fastidiosissima dorifera. Altre buone consociazioni sono con cavoli e piselli.

Quando raccogliere le patate

A seconda della varietà e del mese in cui sono state seminate, le patate si potranno raccogliere a partire da maggio, per le varietà precoci, continuando nei mesi estivi, fino ad arrivare a settembre per le qualità tardive.

Il momento ideale per la raccolta delle patate sarà quando noteremo chiaramente la parte aerea della pianta seccarsi e afflosciarsi al suolo. Potremo quindi, solo a questo punto, cominciare la raccolta, che solitamente, in ambito famigliare, avviene manualmente con l’utilizzo di una forca.

Le patate danneggiate accidentalmente durante la raccolta andranno consumate entro qualche giorno, mentre il restante raccolto potrà esser pulito e asciugato bene per poterlo conservare.

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