Coltivazione della barbabietola: tecniche e consigli

Beta vulgaris, conosciuta popolarmente come barbabietola, o rapa rossa, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, che viene coltivata da orticoltori e appassionati come pianta annuale.

Fin dall’antichità questo ortaggio era conosciuto e coltivato. Nel mondo greco e successivamente in quello romano, la barbabietola veniva utilizzata per scopi alimentari ma anche come medicinale.

Oggi, questo ortaggio è molto diffuso e non è difficile da reperire, sia se si volesse acquistare la semente, sia che si voglia coltivarlo iniziando direttamente dalla piantina. La parte primaria, destinata al consumo alimentare, è la sua radice, tipicamente rossa, che solitamente arriva a ingrandirsi come una pallina da tennis o poco più.

Terreno ideale e concimazione

Come per altre colture che sviluppano la propria parte edule sotto terra, la lavorazione preventiva del suolo è un’operazione fondamentale per assicurare alle radici della barbabietola una crescita costante e senza problematiche.

Una profonda vangatura, da effettuare nei mesi invernali, sarà quindi fondamentale per alleggerire e arieggiare il terreno. Durante questa fase si può arricchire il terreno con del letame ben maturo o dello stallatico pellettato e, se ne si ha la possibilità, si può mescolare al terreno della cenere di legna, ricca di potassio, sostanza nutritiva particolarmente richiesta da questa cultivar.

Prima della semina è opportuno effettuare un’altra operazione di vangatura e, successivamente, con l’ausilio di un rastrello, pareggiare accuratamente il terreno, rendendo quindi il suolo maggiormente fertile e drenante.

Quando seminare

Conviene seminare la barbabietola direttamente nell’orto, a partire dal mese di marzo, se le temperature si sono stabilizzate e non si rischia di incombere in qualche gelata tardiva, che potrebbe rovinare l’intera coltivazione. Alla prima semina di marzo possono susseguirsi altre semine, fino al mese di giugno, in base alle proprie esigenze.

barbabietola rossa

Come seminare e sesto d’impianto

Con l’ausilio di una zappa si possono effettuare dei solchi distanziati 30 cm e profondi 2 – 3 cm nei quali andremo a depositare un semino ogni circa 10 cm. Andremo poi a ricoprire col terreno i solchi effettuati e a bagnare l’area appena seminata.

Man mano che si ingrossano le radici andremo a diradare le piantine, una ogni altra, assicurando a quelle rimaste uno spazio vitale adeguato, necessario per il raggiungimento di buone dimensioni. Le radici estirpate prematuramente si potranno consumare entro qualche giorno.

Clima ideale e esposizione solare

La barbabietola è un ortaggio che si adatta abbastanza bene a diversi climi, tuttavia predilige un clima temperato fresco. Non sopporta eccessi di calore che potrebbero seccare e indurire il terreno sfavorendo lo sviluppo della radice. Anche temperature troppo basse, al di sotto dei 5 gradi, sono mal sopportate da questa coltura.

Durante le semine primaverili si potrà scegliere per un’esposizione in pieno sole, mentre per le semine di maggio e giugno sono da preferire posizioni soleggiate e in luoghi più freschi.

Mantenimento delle piante: sarchiatura e pacciamatura

Un’operazione molto importante, da effettuare ogni volta che si presenta la necessità, è tenere ben pulita l’area circostante alle piantine di barbabietola. Come per tutte le coltivazioni di basso fusto, le erbe infestanti possono rappresentare un vero e proprio problema, ostacolando il diretto irraggiamento solare o addirittura soffocando le giovani piante.

Al fine di garantire un ottimale controllo delle infestanti è consigliata una pacciamatura preventiva, utilizzando l’apposito telo da pacciamatura, oppure della paglia, che inoltre garantirà all’aiuola maggiore umidità nel terreno, ben gradita da questa pianta.

Irrigazione ideale

Per garantire una costante e veloce crescita della pianta di barbabietola è opportuno mantenere costante umidità nel terreno. Questa coltivazione ama, infatti, irrigazioni costanti e sistematiche, specialmente nei periodi secchi e siccitosi, senza mai però esagerare per evitare nel terreno ristagni idrici.

Consociazioni

Buoni vicini delle barbabietole sono: carote, lattuga, cipolle, cavoli e fagiolini.

Quando raccogliere le barbabietole

Le barbabietole sono mangerecce in qualsiasi momento, si può quindi iniziare ad assaporare queste gustose radici in concomitanza delle prime operazioni di diradamento. Solitamente dopo circa 50 – 60 giorni dalla semina, le radici hanno raggiunto un diametro di 6 – 7 cm, misura ottimale per la raccolta e per assaporare questo ortaggio ancora tenero e succoso.

Se invece la radice assume dimensioni troppo grandi, rischia di indurirsi parecchio e di diventare meno gustosa, perdendo tutta la freschezza e il sapore dolce, tipico di questo ortaggio.

Sono commestibili anche le foglie delle barbabietole, particolarmente saporite e gustose; si possono spadellare in padella aggiungendo un immancabile spicchio d’aglio.

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